Il nuovo stop alle sanzioni per i no vax, il rinvio dell’obbligo di assicurarsi per le imprese: le prime indiscrezioni su cosa c’è nel decreto Milleproroghe
Sono giorni di duro lavoro negli uffici di Palazzo Chigi. Il governo ha deciso di accelerare sul decreto Milleproroghe, che solitamente veniva approvato verso fine anno, per poi essere discusso dalle Camere a gennaio e febbraio. Questa volta, invece, il testo dovrebbe ricevere il via libera già lunedì 9 dicembre, nella riunione del Consiglio dei ministri convocata alle 17. Quindi, c’è frenesia dietro le finestre che affacciano su Piazza Colonna. Anche perché, è il leitmotiv della stagione, le risorse sono poche, bisogna far quadrare i conti con il rischio di scontentare un po’ tutti. Dalle prime indiscrezioni sul decreto Milleproroghe arrivate a Open, sembrerebbe che il governo Meloni voglia tendere ancora una volta la mano ai no vax dell’era Covid. Pare che sarà rinnovata per tutto il 2025 la sospensione delle sanzioni comminate a chi non ha rispettato l’obbligo vaccinale. Si tratta, principalmente, di quei lavoratori delle realtà come scuola e università, forze dell’ordine militari e civili, penitenziari e delle persone sopra i 50 anni.
L’autonomia e la proroga del comitato per i Lep
Le proroghe nel 2025 saranno decisamente meno del numero “mille” con cui il decreto è ormai identificato. Comunque, tra le intenzioni del governo ci sarebbe quella di procedere con il rinnovo di un anno dell’attività istruttoria per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni. Ovvero i Lep, gli indicatori necessari per applicare la legge sull’autonomia differenziata e ai quali sta lavorando il comitato presieduto da Sabino Cassese. Il comitato, senza Milleproroghe, sarebbe dismesso il 31 dicembre 2024. Tuttavia, pare che su questo punto del decreto il labor limae di Palazzo Chigi sia ancora in corso, visto che appena due giorni fa – il 3 dicembre – la Corte costituzionale ha pubblicato le motivazioni della sentenza che rileva alcuni profili di illegittimità sulla legge Calderoli.
Le altre indiscrezioni, dall’obbligo di assicurarsi per le imprese ai permessi di soggiorno per gli ucraini
L’entrata in vigore dell’obbligatorietà per le imprese di assicurarsi contro le calamità dovrebbe essere spostata al 31 marzo 2025. L’obbligo, introdotto dalla scorsa legge di Bilancio, vale sia per le aziende che hanno sede legale in Italia sia per le società estere che operano stabilmente sul nostro territorio. Tra i possibili motivi della proroga ci sarebbe la mancanza del decreto attuativo collegato alla norma sulle polizze. Il Milleproroghe dovrebbe prolungare anche i permessi di soggiorni dei cittadini ucraini che sarebbero scaduti a fine 2024. Se gli interessati presenteranno richiesta, potranno continuare a vivere in Italia fino al 4 marzo 2026.