È morto Paolo Pillitteri, l’ex sindaco di Milano aveva 84 anni. Il figlio: «Fu vittima di persecuzione giudiziaria»
Paolo Pillitteri, ex sindaco di Milano, è morto oggi, nel giorno in cui avrebbe compiuto 84 anni. Nato a Sesto Calende (Varese) il 5 dicembre 1940 da una famiglia di origini siciliane è stato uno dei principali protagonisti del Partito Socialista Italiano (PSI) di Bettino Craxi, di cui era cognato. L’annuncio della scomparsa è stato dato dal figlio Stefano sui social. «Ha avuto un’esistenza ricca nel bene e nel male. Ed è ciò che più conta nel nostro passaggio terreno, anche se poteva essergli risparmiato un decennio di persecuzione giudiziaria. Ma ciò che ancora più conta è che resta e resterà nel cuore di tante persone. Ciao papà. E buona vera vita. Se vedum…».
Pillitteri sindaco di Milano
Alla guida di Milano dal 21 dicembre 1986 al 1° gennaio 1992, Pillitteri ha amministrato grazie all’appoggio di una coalizione che ricalcava il pentapartito nazionale un’alleanza di Democrazia Cristiana, PSI, Partito Socialista Democratico Italiano e Partito Repubblicani Italiano. Nel 1987, in seguito a frizioni con gli alleati, formò un’inedita giunta rosso-verde che coinvolgeva il Partito Comunista Italiano e la Federazione dei Verdi. Nel 1990, grazie al crescente consenso personale e a un Partito Socialista attestato al 20% in città, venne riconfermato alla guida di Milano.
Le elezioni nazionali e la condanna per Mani Pulite
Nel 1992 lasciò Palazzo Marino perché venne eletto deputato in quelle che furono le ultime elezioni politiche della prima repubblica. Nel maggio del 1992 venne coinvolto nell’inchiesta Mani Pulite: fu accusato di ricettazione per una somma di 500 milioni di lire. Condannato in via definitiva nel 1996, scontò una pena di 2 anni e 6 mesi.
Gli scritti
Oltre alla carriera politica, Pillitteri ha avuto un ruolo significativo nel mondo culturale e giornalistico. È stato collaboratore di quotidiani socialisti come Avanti! e condirettore de L’Opinione delle libertà. Docente di storia del cinema alla Libera Università di Lingue e Comunicazione, è stato anche autore di libri e saggi sulla settima arte e la politica.