In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
ESTERIArmiEUtopiaFinancial TimesSpese militariUnione europea

Fondo comune per le spese militari, il Financial Times: «L’Unione europea al lavoro su un fondo da 500 miliardi»

05 Dicembre 2024 - 17:43 Bruno Gaetani
kubilius spese militari ue
kubilius spese militari ue
Secondo il quotidiano finanziario, l'idea sta convincendo sempre più governi Ue. Rispetto agli Eurobond, l'adesione al fondo sarebbe volontaria

In vista del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, l’Unione europea sta pensando a un fondo da 500 miliardi di euro per progetti comuni di difesa e approvvigionamenti congiunti di armi. Lo rivela il Financial Times, secondo cui Bruxelles starebbe pensando di attingere ai mercati obbligazionari per aumentare i fondi destinati alla Difesa. A convincere i leader europei ad accelerare su una politica comune di Difesa sarebbe proprio la rielezione di Trump, che ha ribadito più volte di essere pronto a revocare le garanzie di protezione e sicurezza degli Stati Uniti verso gli alleati europei se questi ultimi non accettano di aumentare le proprie spese militari.

Cosa prevede il fondo Ue per la Difesa

Il modello di finanziamento a cui sta lavorando il Consiglio europeo, spiega ancora il Financial Times, ha già ricevuto l’ok di «un gruppo chiave di Stati membri» e sarebbe aperto anche a stati non appartenenti all’Unione europea, come il Regno Unito e la Norvegia. Rispetto alla proposta di emettere Eurobond per la Difesa, una soluzione bocciata dagli Stati fiscalmente conservatori, il fondo intergovernativo potrebbe prevedere la partecipazione volontaria e facoltativa dei governi. Questo significa che gli Stati militarmente neutrali – come Austria, Malta, Irlanda e Cipro – potrebbero rinunciare all’adesione senza bloccare l’intero progetto.

Il ruolo della Bei

La Bei, Banca europea per gli investimenti, sarebbe chiamata a svolgere un ruolo chiave, contribuendo ad amministrare una società veicolo e gestire la tesoreria. All’istituto è vietato finanziare direttamente gli investimenti in armi, ma nulla gli impedisce di aiutare i governi a gestire i fondi nazionali e svolgere un ruolo amministrativo nell’amministrazione dei flussi di denaro. I 500 miliardi di euro ipotizzati al momento rappresentano una cifra sensibilmente superiore a quanto spende oggi l’Ue per la difesa. Si prevede che nel 2024 la spesa complessiva per la difesa dei singoli paesi dell’Unione europea salirà a 326 miliardi l’anno.

I paesi a favore e quelli contrari

Secondo il Financial Times, l’ipotesi di un fondo intergovernativo europeo per la Difesa avrebbe già tre convinti sostenitori: Paesi Bassi, Finlandia e Danimarca. Più incerta la posizione della Germania, che attende l’esito delle elezioni anticipate di febbraio 2025 prima di esprimersi nel merito. «C’è un consenso crescente sul fatto che dobbiamo spendere di più per la difesa e forse è giunto il momento di istituire un meccanismo europeo congiunto per finanziare progetti di interesse comune», ha dichiarato al Ft il premier greco Kyriakos Mitsotakis.

In copertina: Andrius Kubilius, commissario europeo alla Difesa e allo Spazio (EPA/Olivier Hoslet)

Articoli di ESTERI più letti
leggi anche