«Pistolotto fucsia davanti alla chiesa? Troppa frociaggine in comune»: la critica del prete social di Verona contro l’albero di Natale – Il video
«Oggi pomeriggio mi ritrovo questo pistolotto fucsia davanti alla chiesa, chiedo il vostro parere». E i suoi follower digitali – 90mila su Instagram, 370mila su TikTok – rispondono al sondaggio in maggioranza: «Troppa frociaggine in Comune». Non è passata inosservata la consultazione di don Ambrogio Mazzai, seguitissimo prete della chiesa dello Spirito Santo di Verona, sull’albero di Natale che il comune di Verona ha piazzato davanti alla sua parrocchia. Un cono di colore fucsia che ha indispettito lui e i fedeli, e la critica è scivolata nell’invettiva. Usando tra l’altro un termine che già era stato utilizzato da Papa Francesco in almeno due occasioni sollevando grandi polemiche. «Evidentemente questo è un pensiero che circola in città. Quello di un’eccessiva esposizione ideologica dell’amministrazione su gay friendly», ha poi aggiunto.
Scambio di accuse tra don Mazzai e Pd
In un video successivo, don Mazzai sottolinea: «Ci sono due caratteristiche interessanti di questo artefatto. Prima di tutto si illumina al buio, e seconda cosa che è stato realizzato con i soldi delle nostre utenze». Un modo, quello di evidenziare l’aspetto economico, anche per difendersi dalle critiche dell’amministrazione del sindaco Damiano Tommasi. «Sui gusti non discutiamo, ma sul rispetto delle persone non transigiamo», ha incalzato il segretario provinciale del Pd Franco Bonfante, «che poi il linguaggio omofobo venga dalla bocca, o meglio dalla tastiera, di un sacerdote, rende il tutto ancora più grave, inquietante e grottesco». E ha precisato: «L’installazione degli addobbi natalizi risulta curata dal gruppo Agsm-Aim e non dal Comune. Temiamo che nel caso specifico il problema non sia di gusti personali, ma di cultura. Una cultura alla Vannacci che, a quanto pare, è riuscita a varcare pure la porta di una Chiesa».