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Congo, che cos’è la «malattia misteriosa» che colpisce soprattutto i minori: sale l’attenzione in Italia, controlli sui voli

Picco influenza italia vaccino antifluenzale
Picco influenza italia vaccino antifluenzale
Almeno 140 i morti su più di 370 persone colpite. I sintomi includono febbre, mal di testa, raffreddore e tosse, difficoltà respiratorie e anemia: cosa sappiamo

Almeno 140 morti su più di 370 persone colpite, la maggior parte dei decessi ha tra i 15 e i 18 anni, e i sintomi includono febbre, mal di testa, raffreddore e tosse, difficoltà respiratorie e anemia. Come riporta il Corriere, nel 40% dei casi sono coinvolti bambini sotto i cinque anni. Questo quanto è noto sinora della malattia misteriosa che è stata segnalata nella regione di Panzi, a circa 700 km a sud-est della capitale Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo. Le informazioni sono ancora poche e frammentarie. Ma l’Italia si è già mossa per anticipare qualsiasi scenario: il ministero della Salute ha chiesto agli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera «di fare attenzione su tutti i punti di ingresso, in particolare modo per i voli diretti provenienti dal Paese».

La lettera del ministero

Nella lettera inviata dal ministero, e revisionata da Ansa, si legge che le autorità locali in stretta collaborazione con quelle internazionali «stano lavorando per verificare la situazione e fornire una risposta rapida ed efficace a questo nuovo focolaio epidemico che sta colpendo il Paese, già recentemente teatro dall’epidemia di mpox».

Cosa sappiano della malattia

Giovanni Rezza, professore presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha dichiarato che «al momento si tratta di una situazione circoscritta in una zona ristretta, sicuramente molto grave per l’area interessata». Infatti, i casi sono stati segnalati solo nella regione di Panzi. Ma la malattia preoccupa per la sua letalità molto alta «circa un terzo sulle oltre 370 persone colpite». A Rezza ricorda «quanto si osserva per la febbre emorragica» anche se i sintomi sono diversi. Si parla di febbre, mal di testa, raffreddore e tosse, difficoltà respiratorie e anemia.

La diagnosi difficile

A complicare il quadro ci sarebbero anche le difficoltà nella diagnosi, continua Rezza: «È molto difficile, si tratta di aree diverse dall’Europa o dalla Cina. Occorre attendere che i campioni siano trasferiti almeno al laboratorio attrezzato di Kinshasa, se non ad altri centri più specializzati con il supporto dell’Organizzazione mondiale della sanità. Lì si capirà se si tratta di una patologia batterica nota, come quella da meningococco, una febbre emorragica o una sindrome influenzale». Ancora non si sa se è una malattia sconosciuta, quindi Rezza non si sbilancia: «L’anemia, ad esempio, potrebbe essere spiegata da fenomeni di malnutrizione, malaria e dalla situazione sanitaria di base della zona. Il Congo è molto abituato ad avere a che fare con le febbri emorragiche e sanno come agire per contenere quel tipo di focolaio. Diverso se si trattasse si una malattia respiratoria. Sicuramente le autorità devono prestare molta attenzione».

«Non siamo ancora in una situazione di allarme»

«Non siamo ancora in una situazione di allarme, che si avrebbe in caso di presenza di un elemento diagnostico nuovo. Se fosse chiaro che l’intera popolazione è suscettibile e fosse conosciuta la modalità di trasmissione (ad esempio per via aerea), allora ciò costituirebbe un allarme», ribadisce Rezza. Un analogo appello che predica calma, ma anche prudenza è stato lanciato sui social dal virologo Roberto Burioni: «Quadro clinico strano (anemia!), non mi piace. Per carità nessun panico, ma attenzione. Nel mondo moderno i virus – come abbiamo visto – si spostano molto velocemente».

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