Crédit Agricole sale al 15% di Banco Bpm e chiede l’autorizzazione per arrivare al 19,9%. Ma esclude il lancio di un’offerta pubblica di acquisto
Crédit Agricole sale dal 9,2% al 15,1 di Banco BPM. E chiederà l’autorizzazione per salire fino al 19,9%. L’amministratore delegato della banca francese, Philippe Brassac, nelle ultime ore ha comunicato al numero uno del Banco, Giuseppe Castagna, l’incremento delle quota. E in una nota Crédit Agricole ha confermato «di aver concluso la sottoscrizione di strumenti finanziari per acquistare il 5,2% di Banco Bpm e lo ha notificato alle Autorità italiane e allo stesso Banco». Lo stesso gruppo ha però fatto sapere – sempre nel comunicato – che non intende lanciare un’offerta pubblica di acquisto sulle azioni di Banco Bpm. Ma ritiene «l’operazione coerente con la strategia di investitore e partner di lungo periodo del Banco Bpm: rafforza le solide partnership industriali nel consumer finance e nelle assicurazioni danni, protezione della persona e protezione dei creditori», e sottolinea l’apprezzamento per le «qualità intrinseche del Banco Bpm, ossia un solido business franchise con prospettive finanziarie positive». Ciò significa che l’unica offerta sul Banco rimane quella di Unicredit, arrivata circa due settimane fa con l’obiettivo di acquisire la totalità di Banco Bpm. Intanto, il titolo del gruppo bancario italiano ha chiuso in Piazza Affari a 7,51 euro e quello di Unicredit a 39,21 euro, con un rapporto di concambio a 0,191, ben al di sopra di quello proposto da Unicredit nell’offerta pubblica di scambio a 0,175. La mossa dei francesi, da quanto si intuisce in ambienti finanziari, sarebbe “difensiva”, considerato che i tempi della partita saranno lunghi e che una quota di questa consistenza consentirebbe a Parigi un potere contrattuale determinante per gli esiti di qualsiasi operazione.
Foto copertina: ANSA / IAN LANGSDON | Logo di una filiale della banca francese Credit Agricole, Parigi