Festival di Sanremo lontano dalla Rai? Pippo Baudo: «È l’ultimo evento rimasto al servizio pubblico, perderlo sarebbe un disastro»
«Per la Rai non avere più il Festival di Sanremo sarebbe una perdita enorme, gigantesca, sotto tutti i punti di vista». Così Pippo Baudo, 13 volte conduttore della kermesse canora, descrive l’eventuale perdita per la Rai dell’evento. Baudo, intervistato da Repubblica, parla all’indomani della sentenza del Tar Liguria che ha dichiarato illegittimo l’affidamento «diretto» alla Rai del Festival della Canzone italiana. «Sarebbe un disastro», sostiene il conduttore, «milioni e milioni di euro persi dal punto di vista degli introiti pubblicitari, e un danno di immagine».
«Per il servizio pubblico, è l’ultimo evento rimasto»
«È molto triste essere arrivati a questo punto», dichiara Baudo. Se la Rai perdesse Sanremo non le rimarrebbe più niente, «zero», spiega il conduttore malinconico. Il binomio Rai-Sanremo, di cui ha parlato anche il sindaco, è entrato nella storia italiana: «Diciamo le cose come stanno. A livello popolare, per il servizio pubblico, è l’ultimo evento rimasto. Ha caratterizzato per decenni la Rai, è una settimana importante. Per Sanremo dopo tanti anni c’è ancora attesa, è un pezzo di storia». E che comporta anche un grande investimento di risorse: «Conta tantissimo. In anni lontani andavo a parlare personalmente col Comune, e l’accordo veniva rinnovato. Ai tempi, il direttore generale della Rai Biagio Agnes si occupava del Festival con la massima cura, era considerato un patrimonio per la Rai».
«Il format? Non esiste»
«Ma non esiste un format, perché chiunque può stabilire come farlo, riscrivendo le sue regole. Il Festival 2025 è della Rai, nel futuro, chissà. Con una base d’asta non so come potrebbe andare a finire», dichiara Baudo, che così smonta anche l’unico pezzo della sentenza che aveva rincuorato la Rai.
In copertina: ANSA/RICCARDO DALLE LUCHE I Pippo Baudo durante la prima serata di “Sanremo Giovani”, Sanremo, 20 dicembre 2018.
