Il sindaco di Sanremo dopo il Tar: «Meglio continuare con la Rai. La concorrenza però fa bene»
«Se alla fine la sentenza reggerà, faremo il bando, che problema c’è? Di sicuro, Rai o non Rai, il Festival di Sanremo non si tocca». Alessandro Mager, sindaco di Sanremo (Imperia), nell’intervista che concede al Corriere non è particolarmente scosso dalla sentenza del Tar della Liguria che ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto del Festival della Canzone italiana all’emittente pubblica. Forse perché è convinto che «dove c’è concorrenza, io non vedo mai negatività» anche se «sarebbe più comodo continuare con la Rai, perché ormai la macchina è rodata, ma se la legge dice che si deve cambiare, noi cambieremo».
La proprietà del marchio
Mager può farsi forte di un riconoscimento che il Comune aspettava da tempo, anche se già sancito da sentenze precedenti: «Il fatto che il Tar ha sancito in maniera inequivocabile che il Comune di Sanremo è proprietario del marchio del Festival. Cioè è il Comune che lo organizza al di là delle convenzioni, molto articolate, con la Rai. E finché ci sarò io in carica, di certo il marchio non lo venderò a nessuno».
La competizione
Il sindaco non crede che il Festival possa perdere di attrattiva: «Il Festival è uno spettacolo talmente ambìto, visto che genera enormi profitti a partire dalla pubblicità, che in futuro magari più network potrebbero avanzare una manifestazione di interesse. E così lo spettacolo addirittura alla fine potrebbe uscirne migliorato». Tuttavia, Mager, che è anche avvocato, invita tutti ad aspettare prima di esultare: «Calma, perché c’è davanti eventualmente un altro grado di giudizio».
Il primo Festival del sindaco
Mager è stato eletto nel 2024 quindi il prossimo festival sarà la sua prima edizione come sindaco: «Faccio l’avvocato da oltre 40 anni, sono abituato a gestire le tensioni. Non credo proprio che sul palco mi tremeranno le gambe». Non fa endorsement però ammette: «A me piace Giorgia». E se fosse direttore artistico? «Inviterei subito Bruce Springsteen. Ma la direzione artistica, purtroppo o per fortuna, è ancora della Rai, perciò non metto bocca. L’anno scorso c’era Amadeus, quest’anno tocca a Carlo Conti, vedremo come andrà», rivela.
In copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI I L’ingresso del teatro Ariston durante il 74° Festival della canzone italiana di Sanremo, Sanremo, Italia, 04 febbraio 2024.