I 5 stelle rivotano. Conte risponde a Grillo (prendendolo in giro): «Faccia una fondazione, può essere antidemocratica»
«Se io sono qui è perché mi ha pregato Grillo», queste le parole, ironiche, del presidente M5S Giuseppe Conte intervistato su Sky Tg24. «Adesso è il momento del livore, sarcasmo e offese. Io non posso competere su questo piano», aggiunge. E rilancia: «Consiglio a Grillo se vuole, e nessuno glielo può impedire, provare a fare nuova iniziativa politica, faccia una Fondazione, non un’associazione di diritto privato perché lì gli iscritti contano, la fondazione è consentita e può essere antidemocratica, noi stiamo realizzando la democrazia come è possibile avere contro il fondatore?». C’è un rischio di scissione tra i 5 stelle? «Direi di no perché obiettivamente la situazione è evidente: il garante non riconosce la comunità degli iscritti, il percorso di persone adulte, mature che da anni su suo incitamento portano avanti battaglie». Ieri è uscita la notizia di una lettera del fondatore del Movimento alla segretaria del Pd Elly Schlein. Sembrerebbe che Grillo abbia voluto parlare alla segretaria di un possibile ruolo di Conte nel Partito democratico.
La guerra sul garante
Intanto prosegue la guerra tra i due. Il comico genovese, dal carro funebre, aveva dichiarato la morte del Movimento da lui fondato, esortando gli iscritti a non partecipare alla ripetizione del voto sulla modifiche delle norme statutarie. Anche perché si decide, di nuovo, su «l’eliminazione» della figura del garante, cioè lui. Grillo punta sul mancato raggiungimento del quorum per salvarsi dalla defenestrazione orchestrata dall’ex presidente del Consiglio. C’è tempo per votare fino alle 22 di domenica sera. «Il garante non riconosce il percorso della comunità degli iscritti – ha spiegato oggi Conte – si è contrapposto a gamba tesa alla comunità», ha osservato ma «chiedere di rivotare è stato l’estremo esercizio di un potere assoluto». «Io non ho timori, sono stato convinto dall’intera comunità».