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Prima della Scala a Milano, Meyer: «Da qui messaggio di pace». Ma al corteo volano petardi e fumogeni

07 Dicembre 2024 - 19:05 Alba Romano
In scena l'opera di Verdi «La forza del destino» diretta da Riccardo Chailly per la regia di Leo Muscato. Assenti Meloni e Mattarella (a Parigi)

S’inaugura stasera a Milano, come da tradizione nel giorno di Sant’Ambrogio, la stagione lirica del Teatro alla Scala, con l’opera di Verdi «La forza del destino» diretta da Riccardo Chailly per la regia di Leo Muscato, l’ultima per il sovrintendente uscente Dominique Meyer. Sul palco reale non ci sono questa volta né il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, né la premier, Giorgia Meloni, entrambi alla cerimonia di riapertura della cattedrale di Notre Dame a Parigi. Presente, invece, Liliana Segre. E accanto alla senatrice a vita ci sono altre due donne, Laura De Cicco, moglie del presidente del Senato Ignazio La Russa e Chiara Bazoli, compagna del sindaco di Milano Beppe Sala. «È un bene che gli uomini stiano ai margini», ha detto La Russa. «Sono contento che il sindaco abbia accettato con piacere la mia proposta di avere al centro del palco Liliana Segre e accanto le nostre signore», ha concluso. Nel palco siedono anche il presidente della Regione Attilio Fontana con la figlia Maria Cristina, il ministro della Cultura Alessandro Giuli con la moglie Valeria Falcioni, il prefetto Claudio Sgaraglia e la vicepresidente della Camera Anna Ascani.

«Salvate Sant’Agata»

ANSA /Brescia/Amisano | Teatro La Scala

Prima dell’inizio dell’Inno di Mameli, con cui ha preso il via l’inaugurazione della stagione, si è sentito il grido «Salvate Sant’Agata». Se l’anno scorso dal loggione era partito un urlo «W l’Italia antifascista» quest’anno l’appello (applaudito da parte del pubblico) è andato alla tutela della villa di Verdi a Sant’Agata, a Villanova d’Arda (Piacenza), ora chiusa e messa in vendita per volontà del tribunale di Parma a causa di liti fra gli eredi. Diverse iniziative, coordinate dal ministero della Cultura, sono state realizzate da diversi teatri italiani. Il sovrintendente della Scala Dominique Meyer ha lanciato un appello, prima dell’inizio dell’evento, alla pace. «Con tutte le nostre forze vorremmo il ritorno alla pace», ha detto rispondendo ai giornalisti che gli hanno scritto se dall’opera che inaugura la stagione, una condanna delle guerre, parta una invocazione di pace. «Al mondo c’è un numero pazzesco di guerre e ogni volta che si trova la pace – ha detto – è una vittoria per l’umanità. Ma al momento non si può essere molto ottimisti».

Chi è presente

ANSA/DANIEL DAL ZENNARO | Gianmarco Tamberi alla Prima

Tra i primi ad arrivare in teatro l’imprenditrice Emma Marcegaglia, l’ex presidente di Confindustria Carlo Bonomi e l’altista Gianmarco Tamberi alla sua prima volta ad una prima alla Scala. Presenti anche il presidente di Abi, Antonio Patuelli, il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi che entrando nel foyer ha mostrato anche un suo mini cornetto portafortuna, l’etoile Roberto Bolle, l’attore Pierfrancesco Favino e lo scrittore Alessandro Baricco.

Il corteo contro le guerre all’esterno del teatro

ANSA/MATTEO CORNER | Momenti di tensione al corteo contro la guerra a Milano

Vicino a piazza della Scala i manifestanti del corteo milanese contro la guerra hanno lanciato petardi e fumogeni oltre le transenne che delimitano la “zona rossa” in via Santa Margherita. Gli attivisti si sono avvicinati nascosti dietro a uno striscione. Subito dopo, sono ripartiti verso largo Cairoli dove dovrebbe terminare la manifestazione. L’area è presidiata dalle forze dell’ordine. «Sono entrata in un posto di bellezza e musica con tutta la polizia intorno. Sono a disagio. Sembra che si difenda una élite mentre si difende la musica, la bellezza in una giornata di festa per Milano», ha detto la regista Andrée Ruth Shammah arrivando alla Scala. Sull’opera, una condanna della guerra, si è limitata a commentare la bellezza della musica, felice che l’allestimento sia stato affidato ad «un regista non glamour. Leo Muscato è un regista di teatro, un artigiano del teatro». Sono circa 2mila i partecipanti al corteo “Contro la guerra e il Ddl sicurezza” organizzato proprio in occasione della Prima dalla “Rete Milano antifascista antirazzista meticcia e solidale”, al quale hanno aderito anche gli attivisti pro Palestina, i collettivi studenteschi e i centri sociali. Il corteo è partito intorno alle 15.45 da corso Venezia ed è arrivato in serata verso piazza Cairoli. Prima della partenza sono stati accessi fumogeni e uno degli organizzatori ha parlato al megafono della presenza del presidente del Senato Ignazio La Russa alla prima della Scala, «dove un biglietto costa più degli affitti di questa città».

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