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La foto del killer che ride, lo zaino ritrovato, l’ipotesi vendetta: le indagini sull’omicidio del Ceo Brian Thompson a New York

07 Dicembre 2024 - 09:05 Ugo Milano
indagini omicidio brian thompson
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L'uomo è stato fotografato dalla receptionist di un ostello. Le autorità sono sulle tracce dell'assassino, mentre l'Fbi offre 50mila dollari per chi ha informazioni su di lui

Continuano senza sosta le indagini sul brutale omicidio di Brian Thompson, Ceo della UnitedHealthcare, il gigante delle assicurazioni sanitarie. L’omicidio, avvenuto in pieno giorno nel centro di Manhattan, ha messo in moto un’indagine che si arricchisce di nuovi dettagli, ma che lascia ancora molti interrogativi aperti. L’assassino è ancora in fuga, ma fonti informate riferiscono alla Cnn che le autorità sarebbero sulle tracce del killer. Su una bottiglietta d’acqua sarebbero state individuate tracce di dna, attualmente sottoposte ad analisi nei laboratori competenti. La polizia ha rinvenuto a Central Park il suo zaino grigio, abbandonato poco dopo l’attacco. Le telecamere di sicurezza hanno ripreso il sospetto mentre si allontanava, questa volta senza lo zaino.

Lo zaino del killer ritrovato

La foto del volto sorridente

Ora il presunto killer ha un volto: le autorità hanno diffuso alcune immagini in cui appare con il volto scoperto, una giacca verde con cappuccio, uno zaino e una maschera nera intorno al collo. Secondo le fonti investigative, il killer ha trascorso dieci giorni a New York mantenendo un basso profilo. Ha sempre indossato una maschera, abbassandola solo una volta per identificarsi all’ingresso di un ostello. È stato in quel momento che il suo volto è stato registrato da una telecamera di sicurezza, per lo più sorridente. Durante la sua permanenza, ha pagato tutto in contanti, evitando così di lasciare tracce elettroniche attraverso carte di credito.

Le minacce e le scritte sui bossoli

Poco prima della sua morte, Thompson aveva ricevuto minacce non meglio specificate, secondo quanto riferito dalla moglie. Inoltre, UnitedHealthcare era stata recentemente vittima di un attacco hacker che aveva compromesso dati sensibili di milioni di americani, aumentando le tensioni intorno alla multinazionale. Non è ancora stato definito se le due cose siano direttamente collegate con il suo omicidio. Sul luogo del delitto, però, gli investigatori hanno trovato tre bossoli con parole scritte a mano con un pennarello: «deny» (negare), «defend» (difendere) e «depose» (deporre). Questi termini sembrano rimandare a un libro del 2010, Delay, Deny, Defend del professor Jay M. Feinman, critico verso le pratiche delle compagnie assicurative. Il testo descrive, infatti, come molte aziende del settore adottino strategie per negare richieste di risarcimento o ritardare i pagamenti, danneggiando pazienti e consumatori.

Una vendetta?

Tra le ipotesi spunta quindi anche quella di una vendetta orchestrata da un paziente o un cliente insoddisfatto. Negli ultimi anni, UnitedHealthcare è stata ripetutamente accusata di negare coperture assicurative attraverso pratiche ritenute scorrette. Con il più alto tasso di rifiuti tra i principali provider americani, la compagnia è stata infatti spesso al centro di polemiche. L’omicidio potrebbe quindi rappresentare un atto estremo di frustrazione e rabbia verso un sistema percepito come ingiusto e oppressivo. Gli inquirenti, però, non escludono altre piste. Nel frattempo, riporta la Cnn, l’Fbi ha offerto una ricompensa fino a 50mila dollari per informazioni sul killer.

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