Qual è stato il ruolo di Arianna Meloni nella mancata nomina di Boccia? Il legale di Sangiuliano: «Ci aveva avvertiti molto prima» – Il video
«Arianna Meloni aveva avvertito molto prima Sangiuliano di stare attento a questa persona», ovvero Maria Rosaria Boccia. A dirlo è Silverio Sica, il legale dell’ex ministro della Cultura, durante una conversazione con il giornalista di Report Luca Bertazzoni, che sarà mandata in onda su Rai 3 domenica 8 dicembre. Secondo l’avvocato – che non sapeva di essere registrato – la sorella della premier avrebbe messo in guardia l’ex ministro «perché c’erano delle voci che giravano» sull’imprenditrice di Pompei «e aveva ragione», dice Sica. Ma «lui – continua – era preso dalla relazione. Questo molto prima». Raggiunta dal giornalista della trasmissione di Sigfrido Ranucci per chiedere chiarimenti sul presunto ruolo nell’affaire Boccia-Sangiuliano, Arianna Meloni cerca di sviare inizialmente le domande di Bertazzoni. «Mi sembra che stia diventando un po’ un’ossessione, perché vi trovo sempre qui sotto a via della Scrofa. Io non so quanto agli italiani possono interessare», dice Meloni. «Non è una questione di gossip, ci risulta che sia stata lei ad avvertire Sangiuliano della pericolosità della frequentazione con la dottoressa Boccia», replica il giornalista. Ma la sorella della presidente del Consiglio ribadisce: «Ma lei dice davvero che agli italiani interessa questo? Io sono persona che sta a posto con la sua coscienza perché io sono una persona che quello che fa lo fa perché ci crede davvero», precisa. Dopo aver provato a cambiare argomento, Meloni esclude infine il coinvolgimento. «Non le risulta che sia stata Arianna Meloni a dirgli di bloccare la nomina?», chiede Bertazzoni. «No assolutamente, questo lo escludo nella maniera più assoluta», conclude Meloni. Stando a quanto riporta Dagospia, Meloni avrebbe incontrato Sangiuliano il 29 luglio scorso per avvisarlo delle perplessità sulla nomina di Boccia. «Ma il ministro – spiega il giornale online – avrebbe tenuto il punto perché la sorella della premier sarebbe in credito con lo stesso ex ministro dopo la nomina di Fabio Tagliaferri alla presidenza di Ales, società del ministero della Cultura».