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Trump-Macron-Zelensky, il vertice a tre sul’Ucraina all’Eliseo: «La guerra finisca il prima possibile» – Il video

07 Dicembre 2024 - 19:35 Simone Disegni
Il colloquio a Parigi svelato solo all'ultimo minuto, soddisfatto Zelensky: «Pace attraverso la forza? Si può fare»

Mezz’ora di incontro, tanto inatteso quanto cruciale. Il presidente eletto degli Usa Donald Trump ha visto nel tardo pomeriggio di oggi all’Eliseo Volodymyr Zelensky insieme con Emmanuel Macron. Un vertice a tre cercato probabilmente da tempo dal leader francese, ma confermato ufficialmente appena pochi minuti prima. L’occasione l’ha offerta la cerimonia di riapertura della Cattedrale di Notre-Dame, cui partecipano capi di Stato e di governo di mezzo mondo. Tra loro, anche il presidente della Repubblica italiano Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni e il super-consulente di Trump e patron di Tesla e X Elon Musk, così come il presidente ucraino. Trump è arrivato per primo all’Eliseo, accolto col sorriso da Macron. I due sono entrati nei saloni dorati del palazzo presidenziale, dove circa 40 minuti dopo li ha raggiunti anche Zelensky. Un colpo diplomatico per il presidente francese che arriva da giorni di psicodramma politico, con la sfiducia e le dimissioni del primo ministro Michel Barnier. Il vertice è durato poco più di mezz’ora, dopo le foto di rito, poi i tre sono usciti dall’Eliseo per partire con le rispettive auto alla volta di Notre-Dame. Grande attesa per scoprire i contenuti del colloquio, concentratosi certamente sul destino della guerra tra Russia e Ucraina, quanto mai in bilico dopo la rielezione del tycoon.

Cosa si sono detti Trump, Macron e Zelensky

«Ho avuto un incontro trilaterale proficuo e produttivo con il presidente Donald Trump e il Presidente Emmanuel Macron all’Eliseo. Il Presidente Trump è, come sempre, risoluto. Lo ringrazio», ha scritto poco dopo su X lo stesso Zelensky, esprimendo mia gratitudine a “Emmanuel” per aver organizzato l’importante incontro. «Vogliamo tutti che questa guerra finisca il prima possibile e in modo giusto. Abbiamo parlato del nostro popolo, della situazione sul campo e di una pace giusta. Abbiamo concordato di continuare a lavorare insieme e di rimanere in contatto. La pace attraverso la forza è possibile», ha concluso Zelensky rievocando uno degli slogan chiave di Trump per la sua “dottrina” di politica estera. «Proseguiamo l’azione comune per la pace e la sicurezza», ha rivendicato dalla sua Macron, parlando di
«giornata storica». Quanto alla vecchia/nuova relazione col leader che si appresta a tornare alla Casa Bianca, Macron ha aggiunto che «abbiamo tante sfide da raccogliere insieme».

La guerra «straniera» in Siria

Un antipasto del menù “geopolitico” della serata francese Trump lo ha dato subito consegnando qualche parola ai cronisti prima di entrare all’Eliseo: «Il mondo sembra un po’ impazzito ultimamente, ne parleremo», ha commentato, col pensiero che corre anche a quel che accade in Siria, dove i ribelli jihadisti sembrano a un passo dalla presa di Damasco, con voci di fuga in esilio di Bashar al-Assad. Gli Stati Uniti «non dovrebbero farsi coinvolgere» in quel teatro di guerra, ha detto Trump. Che poco prima aveva diffuso valutazione simile con un post su Truth. «La Siria è un disastro, ma non è nostra amica, e gli Stati Uniti non dovrebbero avere nulla a che fare con questo. Questa non è la nostra battaglia. Lasciamo che la situazione si sviluppi. Non lasciamoci coinvolgere», è la posizione del quasi-presidente americano. Che ha speso parole di ben maggiore attenzione per il Paese e il leader che oggi lo accolgono. Con Macron abbiamo rapporti «eccellenti», ha assicurato Trump, elogiando la Francia come un Paese «straordinario». «Mi ricordo della sua solidarietà e della sua reazione immediata» quando Notre-Dame andò in fiamme, gli ha risposto il leader francese (era l’aprile del 2019 e anche allora Trump era alla Casa Bianca.

In copertina: Emmanuel Macron riceve all’Eliseo Donald Trump e Volodymyr Zelensky prima della cerimonia di riapertura della Cattedrale – Parigi, 7 dicembre 2024 (Ansa/Epa – Sarah Meyssonnier)

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