Gite scolastiche bloccate: il Pd presenta un’interrogazione parlamentare al ministro Valditara per risolvere il caos degli appalti
Il Partito Democratico ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, sulla norma del codice degli appalti che sta causando un blocco delle gite scolastiche in molte scuole. La misura, introdotta con la riforma del codice degli appalti nel 2022 e divenuta operativa nel 2023, obbliga le scuole a seguire le stesse regole riservate agli appalti pubblici, imponendo che, per ogni spesa superiore ai 140mila euro, si debba procedere come una stazione appaltante. Una regola che sta creando diverse difficoltà in alcuni istituti scolastici, che non dispongono delle risorse, delle competenze o del personale amministrativo necessari per affrontare una procedura così complessa. Organizzare un viaggio di istruzione in questa modalità richiede, infatti, l’indizione di un bando pubblico, la valutazione delle offerte e l’assegnazione dell’appalto secondo criteri rigorosi, simili a quelli adottati per le opere pubbliche. Per tantissime scuole, si tratta di un onere insostenibile, soprattutto considerando la carenza di personale preparato a gestire questi procedimenti.
L’idea degli uffici scolastici regionali
Come rivelato a Open, nei giorni scorsi, dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha la competenza negli appalti, l’idea è trasferire le competenze relative agli appalti agli uffici scolastici regionali, liberando così le scuole. Questa soluzione, però, non convince i presidi rappresentati dall’Anp (Associazione nazionale presidi) perché ritengono che sarebbe necessario potenziare gli organici scolastici o degli uffici regionali con personale specializzato in materia, per evitare il caos, soprattutto nelle regioni più grandi come Lombardia, Campania e Lazio. Di fronte a questa situazione, il Pd ha chiesto al ministro Valditara di prendere provvedimenti urgenti.
L’interrogazione parlamentare
«Chiediamo al ministro cosa intenda fare per mettere a disposizione dei dirigenti scolastici, quanto prima, strumenti che possano garantire modalità semplici e immediate per attivare gli affidamenti per i viaggi di istruzione che sono parte integrante della vita di tutte le scuole e del percorso formativo di alunni e studenti», dichiarano Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd, e Simona Malpezzi, vicepresidente della commissione bicamerale infanzia e adolescenza. Stando a quanto risulta a Open, il ministero dell’Istruzione sta lavorando in via amministrativa con quello delle Infrastrutture e dei Trasporti per gestire la questione con gli uffici scolastici regionali. Nel frattempo, però, diversi dirigenti scolastici hanno già comunicato alle famiglie che, salvo interventi che possano realmente sbloccare la situazione, quest’anno non ci saranno viaggi d’istruzione.