Hanno fregato Genny Savastano. L’attore di Gomorra Salvatore Esposito denuncia il socio in affari: «Ha fatto sparire 100 mila euro»
Una società per trovare giovani talenti del calcio, cene e incontri importanti, l’accordo con un ex osservatore del Milan e poi 100 mila euro svaniti nel nulla. Soldi che servivano per investire nei giocatori ma che sarebbero finiti in vacanze, vestiti di lusso e bonifici (inviati anche a un membro della Fifa). Questa l’amara ricetta alla base della denuncia per truffa aggravata presentata da Salvatore Esposito, l’attore noto per il ruolo di Gennaro Savastano nella serie televisiva Gomorra. A parlare della vicenda è oggi Elisa Sola su La Stampa. Genny ha denunciato il socio in affari Andrea Zinnia, difeso dall’avvocato Antonio Vallone. «Gli davo soldi perché prometteva operazioni economiche molto allettanti, diceva sempre che eravamo vicini a chiudere l’affare della vita», dichiara nella denuncia Esposito, assistito dal legale Gabriele Vescio.
«Mi diceva che stava coinvolgendo procuratori di fama, come ad esempio Federico Pastorello, per l’acquisto di un giovane talento del 2001, David Tavares. Io investivo. Ma alla fine sono stato truffato».
I soldi in resort, vestiti griffati, massaggi (e a un membro della Fifa)
La gip Benedetta Mastri ha respinto la richiesta di archiviazione della procura di Torino e accolto l’opposizione dell’avvocato di Esposito fissando a un termine di sei mesi per la conclusione delle indagini. In particolare si deve far chiarezza su presunti «accordi non onorati con i procuratori del calciatore Julio Enciso». Nell’inchiesta la pm Alessandra Provazza aveva chiesto l’archiviazione ritenendo la questione «di natura civilistica». Tutto ruota sui fondi “scomparsi” dalla Football future stars srl, la società fondata
da Esposito e Zinnia (poi finita in liquidazione). Fatti che risalgono al 2021. Quando Esposito era socio di maggioranza con il 51 percento delle quote e «mettendo a disposizione la propria rete di conoscenze e relazioni derivanti dalla sua professione di attore di fama internazionale» doveva aiutare il socio ad scovare nuovi talenti. Socio che non è più reperibile in Italia. Zinnia, dall’estero, si professa innocente. Gli ammanchi però sul conto della società ci sono. Il legale di Esposito li ha ricostruiti: ottomila euro sarebbero finiti nel deposito cauzionale di un appartamento in Svizzera, altri 4.500 euro in vacanze
estive in resort di lusso. E poi spese pazze negli store Zegna e Nike. Altri soldi sarebbero stati usati in macelleria, in farmacia, all’Ikea, dal massaggiatore, in tabaccheria e in sala scommesse. «C’è poi –
scrive l’avvocato di Esposito – un bonifico di cinquemila euro effettuato il 15 marzo 2022 dal
conto della società a Romolo Gai (non indagato, ndr), noto ex dirigente della Juventus ed
attualmente chief business officer della Fifa. È ragionevole ritenere che Zinnia abbia impiegato risorse della società per risolvere sue pregresse problematiche personali, vale a dire per onorare un accordo transattivo».