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Aldo Grasso attacca Report e i suoi «servizi spazzatura». E la telefonata della moglie di Sangiuliano all’ex ministro diventa un caso

09 Dicembre 2024 - 23:02 Alba Romano
La trasmissione Rai nel mirino del critico televisivo. Ma la fila si allunga: dal sindacato solidale alla giornalista ai parlamentari FdI in Commissione Vigilanza

«Ma è giornalismo del servizio pubblico mandare in onda una conversazione tra una moglie furibonda perché tradita e un marito che pavidamente accampa scuse? È uno scoop o solo una mascalzonata? Che cosa c’entra quel dialogo con l’informazione, con presunte irregolarità pubbliche?». Se lo chiede Aldo Grasso che sul Corriere della Sera attacca la trasmissione Rai condotta da Sigfrido Ranucci. E lo fa senza mezzi termini, puntando il dito contro la «vergognosa inchiesta di Luca Bertazzoni, non nuovo a questi “servizi”. Sto parlando di un ex ministro che non avrebbe dovuto fare il ministro e di una sua ex collaboratrice; di un ex ministro che, complice il direttore del Tg1, ha scritto una delle più brutte pagine di quella testata; di un ex ministro che si dice affranto, voglioso di scomparire e di fare il dipendente anonimo della Rai, chiuso in un archivio, e poi (in tanta afflizione d’animo) ti scodella subito un libro su Trump e va in giro a presentarlo. Per non parlare di lei, della signora dal discusso rapporto col ministero della Cultura». Non è la prima volta che Grasso critica il programma. L’ultima fu indifesa del neoministro Alessandro Giuli su cui era stato fatto del «dileggio all’olio di ricino».

Grasso: «Che scopo ha questa inchiesta?»

Grasso critica tutto, inclusi i «fastidiosi pedinamenti stradali, con questa spazzatura spacciata per giornalismo d’inchiesta». «Se azzeccasse qualche volta un servizio, verrebbe comunque macchiato per sempre da queste cialtronate», aggiunge il critico televisivo. «Che scopo ha questa inchiesta? Mettere alla berlina un funzionario del ministero, Francesco Gilioli, che è stato sostituito per avere eseguito gli ordini del ministro? Inseguire per strada Clemente Contestabile, consigliere diplomatico del ministero, solo per infastidirlo? Soprattutto, ma a chi interessa ancora questa storia?», si chiede Grasso. Parole pesanti a cui Ranucci potrebbe replicare nelle prossime ore anche se, a dire il vero, a Report hanno già il loro gran da fare.

Scoppia il caso della telefonata

Ed è proprio l’audio originale della conversazione tra l’ex ministro della Cultura e la moglie Federica Corsini, registrato dal telefonino dell’imprenditrice campana a diventare un caso. Secondo quanto riporta Adnkronos nella giornata di oggi, sono circolate indiscrezioni sull’acquisizione della puntata da parte della procura di Roma, indiscrezioni però non confermate Piazzale Clodio. Ma, secondo quanto apprende l’agenzia, invece, sarebbe stato ascoltato in via informale dai Carabinieri di via in Selci l’autore del servizio, Luca Bertazzoni, a cui sarebbe stata anche preannunciata l’acquisizione di alcuni file. Sulla pubblicazione dell’audio è intervenuto anche il sindacato Unirai, che ha espresso «solidarietà» e offerto «supporto legale alla collega del Tg2 Federica Corsini», e l’associazione Giornaliste italiane, che ha chiesto alla Rai di spiegare «quale sia l’interesse giornalistico» nel «diffondere una telefonata privata di un marito che confessa un tradimento». In serata sono intervenuti anche i componenti di FdI in Commissione Vigilanza Rai, che parlano di killeraggio mediatico: «Una vera e propria barbarie che nulla ha a che vedere con il diritto di informazione e soprattutto con il Servizio pubblico, la diffusione da parte di Report della telefonata tra l’ex ministro Gennaro Sangiuliano e la moglie. Bene ha fatto la Rai a censurare questa brutta pagina del Servizio pubblico. Siamo dinanzi all’ennesima conferma che questa trasmissione non condivide nulla con il giornalismo d’inchiesta, e che si è ridotta a rimestare nel privato delle persone per compiere killeraggio mediatico. A Federica Corsini solidarietà e vicinanza per questa grave intrusione nella sua vita privata». Intanto sul sito della trasmissione l’audio della telefonata non è disponibile. Al suo posto una ricostruzione sulla conversazione tra i due coniugi.

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