L’Europa volta le spalle ai siriani: Germania, Austria, Norvegia e Danimarca sospendendo la valutazione delle richieste di asilo
La Germania ha sospeso le procedure per l’assegnazione dello status di rifugiato ai cittadini siriani dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad e la conseguente formazione di un governo di transizione guidato da Muhammad al-Bashir. Lo rende noto il Der Spiegel, che cita il ministero dell’Interno tedesco. Al momento, però, non è chiaro come si svilupperà la situazione, ha affermato un portavoce, citato dal magazine. La Germania, che teme una nuova ondata di rifugiati, ospita il più alto numero di persone con cittadinanza siriana al di fuori del Medio Oriente, oltre un milione, molte delle quali arrivate nel territorio tedesco dopo che nel 2015-2016 la cancelliera Angela Merkel decise di aprire le porte ai profughi provenienti dalla Siria. Mentre quest’anno sono state presentate oltre 72mila richieste di asilo da parte di siriani, oltre 47mila quelle non ancora esaminate. Dopo il Paese guidato da Olaf Scholz, anche l’Austria ha deciso di sospendere le procedure per i richiedenti asilo siriani e – stando a Reuters – il cancelliere austriaco ad interim Karl Nehammer ha chiesto di rivedere le pratiche già approvate. Ma non solo: il ministero dell’Interno Gerhard Karner ha affermato di aver «incaricato il ministero di preparare un programma di rimpatri ed esplosioni in Siria», senza specificare come tale piano possa essere realizzato. Mentre il governo francese ha fatto sapere che «intende sospendere le domande di asilo dei siriani».
Grecia, Danimarca e Norvegia
Anche la Grecia ha seguito l’esempio di Austria e Germania, sospendendo le richieste di asilo di circa 9mila siriani: lo scrive l’agenzia britannica, citando una fonte di alto livello del governo ellenico. La stessa decisione è stata presa anche da Danimarca e Norvegia «a causa della situazione molto incerta nel Paese dopo la caduta del regime di Assad». La Svezia si esprimerà invece domani – martedì, 10 dicembre – sulla questione: «Al momento non è possibile valutare i motivi della protezione», ha affermato una fonte a Afp. Mentre in Olanda il leader dell’ultradestra Geert Wilders ha chiesto al presidente Schoof di «bloccare immediatamente l’asilo». «Se i siriani nei Paesi Bassi esultano per la nuova situazione in Siria, possono anche essere rimandati indietro», scrive su X.
December 9, 2024