Carlo Calenda e il “fascioconiglio” Vannacci: «Il suo modo di esprimere ha un tratto, di codardia» – Il video
«Non c’è una singola cosa che abbia detto Vannacci che non sia di una banalità sconfortante. Tutti amministriamo nell’interesse dei cittadini italiani, tutti pensiamo che l’identità sia importante. Per me identità non è cercare di speculare sulle paure altrui. Questo modo di esprimersi ha un tratto, generale mi scusi, di codardia», spiega Carlo Calenda ospite a DiMartedì, su La7, contro l’europarlamentare della Lega Roberto Vannacci, collegato. «Ai fascisti gli si poteva dir tutto ma almeno avevano il coraggio di dire che erano fascisti», sottolinea il segretario di Azione che su X rilancia le accuse fatte ieri in trasmissione dando al generale del “fascioconiglio”. «Una volta i fascisti non avevano paura di dichiararsi tali. Oggi abbiamo una nuova tipologia di fascioconiglio che dice cose incomprensibili tipo “non sono antifascista ma non sono proprio tutto fascista”; “sono per la X-Mas ma per quelli gentili non quelli cattivi”, e via dicendo.
Una roba triste», scrive l’ex ministro.
Una volta i #fascisti non avevano paura di dichiararsi tali. Oggi abbiamo una nuova tipologia di fascioconiglio che dice cose incomprensibili tipo “non sono antifascista ma non sono proprio tutto fascista”; “sono per la X-Mas ma per quelli gentili non quelli cattivi”, e via… pic.twitter.com/UIR6Xl2K5l
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) December 11, 2024