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Milano, abusi e violenze su un 16enne con deficit cognitivo: arrestati un 44enne e un ragazzo di 14 anni

11 Dicembre 2024 - 19:26 Massimo Ferraro
milano quarto oggiaro sevizie sedicenne arrestati violenza sessuale linciaggio
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Le sevizie sono andate avanti una notte intera nella cantina di un palazzo popolare di Quarto Oggiaro. E sono state riprese da uno due aguzzini

Un uomo di 44 anni e un ragazzino di 14 sono stati arrestati a Quarto Oggiaro, quartiere alla periferia nord-ovest di Milano, con l’accusa di aver sequestrato, violentato e seviziato per tutta la notte un ragazzo di 16 anni con un deficit cognitivo. I fatti risalgono alla sera tra lunedì 9 e martedì 10 dicembre. La mattina successiva, in zona via Pascarella, una volante della polizia di passaggio ha incrociato una persona seminuda in strada. Il sedicenne ha raccontato agli agenti quanto accaduto la notte appena trascorsa e sono iniziate le ricerche dei presunti autori. A facilitare le indagini sarebbe stata la stessa vittima che avrebbe fornito agli investigatori usato dal 14enne su Instagram. Secondo una prima e parziale ricostruzione degli eventi, il ragazzo sarebbe stato sequestrato dai due aguzzini e portato in una cantina di un palazzo popolare. Qui sarebbero andate avanti per ore le sevizie, con gli inquirenti che ora ipotizzano di contestare anche il reato di tortura.

Quarto Oggiaro, la notte di violenze sul 16enne

I due arrestati avrebbero sottratto alla vittima il cellulare, avrebbero abusato di lui e avrebbero anche registrato parte della violenza sessuale. Al momento dell’arresto, gli agenti hanno dovuto evitare anche un tentativo di linciaggio da parte dei residenti di zona che evidentemente erano stati informati di quanto accaduto.  I due arrestati sono ancora in attesa di convalida al Tribunale ordinario e a quello dei minori. Come ricostruisce il Corriere della Sera, il 16enne vive con padre e sorelle e la famiglia è seguita dai servizi sociali. Intanto proseguono le indagini, con l’ausilio delle immagini delle telecamere di zona: gli inquirenti si stanno anche focalizzando sul rapporto tra la vittima e i suoi aguzzini, cercando di capire se si fossero conosciuti sui social o fossero amici.

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