Virus dal Congo, verifiche su una donna arrivata a Cosenza: ha avuto la febbre ma ora sta bene
Una donna è rientrata da Kinshasa (Congo) a Cosenza con febbre e dolori. Sintomi riconducibili alla “malattia misteriosa” che ha colpito la regione africana di Panzi e che al momento ha causato 31 decessi, soprattutto tra minori. Sul caso calabrese si sono accesi i fari dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute che faranno degli approfondimenti. La segnalazione di Cosenza arriva dopo l’allarme lanciato da Lucca con il paziente affetto da una malattia non identificata ma con febbre e anemia. L’uomo ora è guarito.
Le analisi
Come l’uomo di Lucca anche la donna arrivata a Cosenza aveva lavorato nella capitale congolese. E sempre nel mondo della ristorazione. L’ospedale calabrese, dato che non è riuscito ad arrivare a una diagnosi, ha prelevato dei campioni che ora saranno analizzati dall’Istituto Spallanzani di Roma come quelli del paziente toscano. La donna è tornata in Italia dieci giorni fa ed è stata ricoverata. Le sue condizioni sono migliorate e adesso sta bene. Non avrebbe contagiato nessun altro.
Cosa sappiamo finora della malattia
Il focolaio è scoppiato a più di 700 chilometri da Kinshasa. Sulla natura della cosiddetta “malattia misteriosa” c’è ancora prudenza da parte della comunità scientifica. L’Oms ha inviato nella regione una squadra che ha effettuato dei test: l’80% dei campioni è risultato positivo alla malaria, ma ulteriori analisi verranno effettuate. I più colpiti sono i minori di 14 anni e i sintomi includono febbre, mal di testa, raffreddore e tosse, difficoltà respiratorie e anemia.