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Da Pov a Delulu, lo slang di TikTok sbarca sulla Treccani: «La società cambia, l’italiano pure». Ecco i neologismi

12 Dicembre 2024 - 21:32 Antonio Di Noto
termini treccani tiktok neologismi
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Comunissimi per alcuni, sconosciuti per altri, i termini sono stati inclusi tra i nuovi lemmi italiani dal celebre vocabolario

A chi non è abituato sembrano un’altra lingua, mentre per chi le usa ogni giorno sono ormai parole come tutte le altre. «Creator», «delulu», «demure», «pov» e «slayare» sono tutti neologismi diffusisi nel linguaggio comune anche grazie al contributo di TikTok, dove i cinque termini sono particolarmente utilizzati, in alcuni casi perché protagonisti di trend sbocciati (e già sfioriti) nel corso del 2024. A certificarlo è il vocabolario Treccani, che li ha inseriti ufficialmente nella lista dei nuovi lemmi dell’italiano. «Le nuove tecnologie di comunicazione ci chiamano a interpretare i fenomeni linguistici in tempo reale e in contesti sociali e culturali completamente nuovi. TikTok, in questo senso, è un osservatorio privilegiato», ha commentato il direttore generale di Treccani Massimo Bray. Ma cosa significano queste parole?

Creator

Probabilmente è creator la meno oscura delle cinque nuove parole. La rivoluzione digitale ha permesso che il termine si diffondesse ampiamente anche tra coloro che non necessariamente passano molte ore online. Treccani la definisce come una «persona che, per mestiere o per passione, crea e pubblica contenuti originali e innovativi, principalmente video, da destinare alle piattaforme digitali».

Delulu

Più fumoso è delulu. Contrazione dell’inglese delusional, tendenzialmente il termine è riferito a coloro che credono di poter influenzare l’andamento della propria vita tramite la mera forza di volontà, anche quando queste volontà sono palesemente irrealizzabili. Spesso è usato nell’ambito delle relazioni amorose. Così la definisce Treccani: «Nel linguaggio dei social media, viene detto di chi, e spesso da chi, si abbandona a fantasie irrealizzabili e destinate a essere infrante, per es. vagheggiando relazioni sentimentali con personaggi famosi come creator e influencer».

Demure

Demure è la più recente. L’aggettivo indica una dimessa eleganza ed è spesso usato sarcasticamente per riferirsi al suo opposto. Nella definizione di Treccani. «Di persona, elegante e riservata, sobria e discreta nel modo di presentarsi e comportarsi; ma spesso, attraverso piattaforme di condivisione come TikTok, viene detto in senso antifrastico, per ridicolizzare atteggiamenti di affettata compostezza e ipocrita decoro».

Pov

Pov può generare confusione. Come indica Treccani si tratta di un «acronimo inglese (Point of View  – “punto di vista”), usato per indicare un tipo di ripresa, utilizzato nei social media e nei videogiochi, nel quale il creatore del contenuto non compare in scena ma mostra in soggettiva un punto di vista specifico per favorire l’immedesimazione nella storia da parte di chi osserva il video». Spesso è protagonista di meme: «Pov: sei il tubo delle Pringles 3 di notte» si leggerebbe in sovrimpressione a una ripresa in cui un gatto infila insistentemente la zampa in un rotolo di carta da cucina. Talvolta è usato al contrario, e anziché il punto di vista di una persona, si vede la persona stessa.

Slayare

Slayare deriva invece dall’inglese «slay». Inizialmente il termine era un verbo che descriveva una violenta uccisione. Oggi viene perlopiù usato come sinonimo di impressionare, tendenzialmente con accezione positiva. Treccani lo definisce così: «Nel linguaggio dei social media, fare un ottimo lavoro, realizzare una performance molto soddisfacente, usato in modo impressivo in una dimensione colloquiale»

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