Sciopero, a Torino scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. I cori, il lancio delle uova e poi il tentato blitz alla Rai – Il video
Ancora scontri a Torino dopo quelli del 29 novembre. Studenti universitari e liceali sono scesi in strada in occasione dello sciopero generale del 13 dicembre per protestare contro la guerra a Gaza e per chiedere maggiori finanziamenti alla cultura. I manifestanti non avevano preannunciato il corteo e non hanno comunque comunicato alla questura il percorso che avrebbero fatto. I dimostranti si sono scontrati due volte con le forze dell’ordine: prima con la polizia davanti al Politecnico e poi con i carabinieri di fronte alla sede Rai di via Giuseppe Verdi. Due i feriti tra gli agenti.
Il tentato blitz alla Rai
Alcuni dimostranti hanno divelto la grata della porta d’ingresso al centro di produzione intitolato a Piero Angela. Non sono però riusciti a entrare nell’edificio perché subito dietro le palizzate hanno incontrato i carabinieri in tenuta antisommossa che presidiavano gli accessi. Dietro l’azione c’è l’accusa secondo la quale il servizio pubblico farebbe disinformazione su quanto avviene in Medio Oriente. Fuori, sul selciato, è stata tracciata la scritta «Rai: sanzionati».
Gli scontri al Politecnico
Prima gli studenti avevano lanciato uova e sassi contro il reparto mobile della polizia posto davanti il Politecnico di Torino. I manifestanti si erano avvicinati all’ingresso posteriore del Politecnico, tentando di sospingere contro il muro gli agenti del reparto mobile sistemati a presidio. Le forze dell’ordine hanno reagito servendosi degli scudi e dei manganelli per ripristinare una fascia di rispetto. I dimostranti, in seguito, si sono avvicinati nuovamente per chiedere il rilascio di un loro compagno bloccato dagli agenti. Le autorità hanno identificato due dei partecipanti al corteo studentesco: la loro condotta è ora al vaglio della Digos.
Il percorso del corteo
«Boicottiamo la guerra. Scuole e università con i popoli in rivolta!». Così recitava uno striscione esibito dagli studenti partiti in corteo da Piazza XVIII Dicembre. Il percorso degli studenti è poi proseguito in Corso Vittorio Emanuele. Per questo nella mattinata ci sono stati notevoli disagi alla circolazione nella zona del centro. La manifestazione è stata accompagnata dai consueti cori: «Free Palestine!» e «Libano libero». Il cordone di studenti si è poi sciolto davanti a Palazzo Nuovo, una delle sedi dell’università. La protesta è stata diretta anche contro l’Ufficio scolastico regionale, la società Leonardo e il complesso delle Ogr (officine grandi riparazioni), dove – è stato spiegato – trovano posto delle startup che “lavorano allo sviluppo di materiale bellico”.
In copertina: Un frame di un video tratto dalle storie Instagram di Cambiare Rotta Torino