Sciopero 13 dicembre, metro e bus a singhiozzo nelle città: ecco le linee in funzione da Roma a Milano
«Sgomento e sconcerto». Così ha reagito Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma, leggendo le motivazioni dello sciopero generale di 24 ore di oggi, 13 dicembre. Tra le righe del comunicato trasmesso dall’Unione sindacale di base si legge che l’agitazione è stata indetta contro «il sostegno al genocida governo israeliano». «Un antisemitismo che cova da sempre. Che non è mai stato debellato», continua Fadlun. Lo sciopero, prima ridotto a 4 ore dopo la precettazione del ministro Matteo Salvini, è stato confermato per l’intera giornata in seguito alla decisione del Tar in favore del ricorso del sindacato di base.
La polemica
«Siamo di fronte all’emergere di un sentimento di odio verso Israele che prescinde da qualsiasi ragionevole contesto. Il nostro compito è non restare in silenzio e denunciarlo. Sempre e comunque», ha concluso Fadlun. Dello stesso tono l’appello di Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei): «Se da cittadini comprendiamo le ragioni di uno sciopero pur con tutti i disagi, da cittadini di questo paese ribadiamo che uno sciopero non è una piazza dalla quale si annunciano slogan di odio e distorsione». Per Di Segni tale indirizzo dello sciopero non fa che trasformare «anche questo momento di rivendicazione salariale/sindacale in uno spazio prettamente prestato alla strumentalizzazione politica e alla distorsione che semina odio».
La situazione a Roma
Atac, l’azienda per la mobilità di Roma, ha comunicato che le metro A e C sono chiuse per lo sciopero dei trasporti, mentre resta regolare il servizio della metro B. Per i mezzi di superficie sono sempre possibili cancellazioni, fa sapere l’azienda.
La situazione a Milano
Sul proprio sito la società Atm ha fatto sapere che la metro 1 (rossa) rimarrà chiusa fino alle 15, mentre la verde è aperta seppur con rallentamenti. M3 (gialla), M4 (blu) e M5 (lilla) sono in servizio senza particolari disagi. Le linee torneranno a essere garantite dopo le 15 e fino alle 18. Nel tardo pomeriggio sono attese nuove chiusure. Dopo l’1:00 di sabato 14 dicembre sono garantiti i filobus 90/91 e i bus della rete notturna, comprese le linee NM1, NM2, NM3 e NM4.
La situazione a Napoli
Servizio regolare per la linea 1 e linea 6 della metropolitana, stessa situazione per le funicolari, molti treni cancellati per la linea 2 gestita dalle Ferrovie e della Circumvesuviana. Questa la situazione del trasporto pubblico a Napoli in conseguenza dello sciopero di 24 ore proclamato per oggi dall’Usb. La fascia di garanzia della mattina è stata rispettata. I treni della linea 1 della metropolitana apparivano questa mattina insolitamente poco affollati, evidentemente per l’effetto annuncio relativo allo sciopero di oggi.
La situazione a Bologna
Il Trasporto passeggeri Emilia-Romagna (Tper) ha comunicato che lo sciopero di 24 ore è stato confermato. A Bologna e Ferrara si svolgerà dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio. Saranno rispettate le fasce di garanzia. In particolare, per i mezzi urbani, suburbani ed extraurbani del bacino del capoluogo saranno garantite solo le corse dal capolinea centrale verso periferia, e viceversa, con orario di partenza fino alle ore 8.15 al mattino e fino alle ore 19.15 alla sera.
Pochi disagi in Basilicata
In Basilicata pochissimi disagi sono stati segnalati a causa dello sciopero dei trasporti proclamato dai sindacati di base. In particolare, a Potenza la situazione è regolare, mentre a Matera è saltata una corsa sulla tratta delle Ferrovie Appulo lucane che collega Bari alla città dei Sassi.
Sciopero Jabil (Caserta): adesione al 90% dei lavoratori che chiedono la riapertura
Adesione al 90% allo sciopero effettuato ieri, 12 dicembre, dai 418 lavoratori dello stabilimento di Marcianise (Caserta) della multinazionale Usa dell’elettronica Jabil. Un’astensione proclamata per provare a far riaprire il tavolo presso Ministero del Lavoro e Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e tornare a discutere di una soluzione ai licenziamenti che l’azienda potrebbe far partire da marzo 2025, data entro cui i vertici della multinazionale hanno deciso di cessare l’attività a Marcianise e in Italia. Ieri i lavoratori Jabil hanno tenuto anche un corteo per le strade di Caserta.
In copertina: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO