Alex Consani, la prima donna transgender a vincere il premio “Modella dell’anno”: «Ho iniziato la transizione a 8 anni»
Alex Consani, 21 anni, è una donna transgender. Ed è anche la prima ad aver vinto il premio Modella dell’anno ai Fashion Awards di Londra. In un’intervista a Repubblica dice che «di solito a queste cerimonie ti avvisano prima se vinci, lì invece niente. Ero nervosa, ma ero circondata dalla mia famiglia e i miei amici: alla fine me la sono goduta». Durante la cerimonia ha ringraziato le sorelle trans che le hanno aperto la strada: «Sono cresciuta vedendo come venivano emarginate e ignorate, perciò il mio obiettivo era arrivare in una posizione in cui tutte loro fossero accettate e volute. Quando ho potuto riconoscere il loro valore davanti al gotha della moda, l’ho fatto».
La responsabilità
Consani nel colloquio con Serena Tebaldi dice di sentire una responsabilità nei confronti della comunità transgender: «Quando ho iniziato a fare la modella mi sono detta: io sono prima di tutto donna, poi modella e poi trans. Ragionare per compartimenti stagni non aiuta nessuno perché, se ti isoli, il peso di chi sei diventa difficile da sopportare. Detto questo, mi viene facile parlare di certi temi perché questo è quello che sono». Poi racconta: «Ho iniziato la mia transizione a otto anni, sono online da quando ne avevo 10 o 11, e sono sempre stata aperta riguardo ciò che sono. Ho imparato a distinguere cos’è importante leggere e cosa no. Certi commenti nascono dalla gelosia e dalla diffidenza dovuta all’ignoranza: meglio non calcolarli. E se insistono? Come si dice, basta che se ne parli».
La storia di Alex
Alex Consani è nata e crescita a Petaluma, cittadina vicino a San Francisco: «Un posto incantevole, ma conservatore. Ho fatto la mia transizione lì, incontrando da subito la diffidenza di cui parlavo: i genitori dei miei amichetti, per esempio, non volevano che i figli giocassero con me. Magari, pensavano che, in quanto trans, avessi secondi fini». Ma la sua famiglia e i suoi amici l’hanno sempre sostenuta: «E sono contenta anche del “trauma” di chi non mi accettava: la mia volontà di non nascondere chi sono arriva da lì». Nella moda invece è entrata contattando «un’agenzia di Los Angeles che rappresenta solo donne trans. Ho iniziato a 12 anni, e quei primi lavori mi hanno dato struttura e disciplina. Mi sono fermata per un po’ per concentrarmi sulla scuola, e poi ho ripreso con un’altra agenzia collegata alla IMG (che ora la rappresenta, ndr ). A 17 anni sono arrivata a New York».
I casting
Ha cominciato a lavorare senza sosta: «Era un periodo in cui facevo 15 casting al giorno correndo su e giù per New York per 13 ore filate, solo per farmi conoscere, e non potevo rifiutarmi. Sentivo di non avere il controllo sulla mia vita, perciò almeno sui social media intendevo mantenerlo». E ora i brand la adorano perché «la personalità è parte integrante di un marchio, perciò fa comodo a tutti che le modelle abbiano carattere. Cosa sarebbe la donna Versace senza la forza, la sicurezza e la sensualità?». Infine, non è innamorata: «Ma ho 21 anni, sto ancora capendo chi sono. Però è un bel periodo, questo sì».