Atreju, Meloni accoglie Milei tra gli applausi: «Sta facendo una rivoluzione». L’argentino presenta il suo decalogo politico per le destre
«Sta portando una vera e propria rivoluzione culturale in una Nazione che è sorella dell’Italia e che, come noi, condivide l’idea che la politica fatta solo di sussidi porta i Paesi verso il baratro». Così la premier Giorgia Meloni ha accolto sul palco di Atreju l’ospite d’onore della festa di FdI, il presidente argentino Javier Milei. «Come noi, Milei sa che il lavoro è l’unico antidoto vero per la povertà», ha continuato Meloni. Poi un’ovazione della platea ha dato avvio al discorso di Milei.
Il decalogo di Milei
«Le ricette tradizionali della politica hanno fallito. Le mie ricette non sono quelle tradizionali, ma funzionano», ha esordito Milei. Il presidente argentino ha elaborato il suo discorso a mo’ di decalogo per le destre. Tra gli applausi scroscianti – anche se ci si domanda come il pubblico riuscisse a comprendere le parole di Milei, mancando la traduzione simultanea dallo spagnolo – i dieci punti si sono sviluppati tra la lotta contro il socialismo, la difesa dell’Occidente e l’elogio del libero mercato. Il presidente argentino ha individuato nella sinistra il nemico da combattere: «La sinistra è il culto del potere, preferisce regnare all’inferno che servire in paradiso e se deve trasformare il paradiso nell’inferno per mantenere il potere lo fa senza scrupolo».
La citazione di Lenin e l’internazionale delle destre mondiali
Nell’attaccare la sinistra, Milei non si è fatto problemi a citare il padre della rivoluzione comunista in Russia: «Come diceva Lenin, che era di sinistra ma ci capiva, senza teoria rivoluzionaria non ci può essere movimento rivoluzionario». E a lui si è ancora richiamato parlando della «necessità di dare vita ad un internazionalismo della destra». Il vocabolario della guerra è poi tornato con l’appello all’unità rivolto alle formazioni conservatrici: «La destra deve lottare unita come una falange di opliti o come una legione romana, dove nessuno rompe la formazione. L’unico modo di combattere la sinistra è da destra. L’estremo centro non può battere la sinistra criminale». «Dobbiamo essere all’altezza del momento storico. Dobbiamo tenere aperti i canali di cooperazione tra noi in tutto il mondo», ha ribadito Milei. Il presidente argentino ha parlato di «un cambio epocale» a causa del «virus woke» che però starebbe «cedendo di fronte ad una nuova politica», quella delle destre appunto. A conclusione del suo discorso, Milei ha infuocato la folla con il suo classico slogan: «Viva la libertad, carajo!».
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