Calenzano, «ultimati gli esami autoptici sui resti umani»: identificate tutte e 5 le vittime dell’esplosione nel deposito Eni
La procura di Prato ha terminato «gli accertamenti autoptici, odontoiatrici e sul dna che hanno consentito di attribuire i resti umani alle persone decedute». Con una breve nota, gli inquirenti che stanno indagando sull’esplosione nel deposito Eni di Calenzano – in provincia di Firenze -, hanno annunciato di aver completato l’identificazione di tutte e cinque le vittime. Dunque, i corpi degli autotrasportatori Vincenzo Martinelli, Carmelo Corso e Davide Baronti e dei due tecnici manutentori della ditta Sergen Gerardo Pepe e Franco Cirielli «verranno posti a disposizione dei loro cari» per lo svolgimento dei funerali.
Al momento, la procura ha scelto di non comunicare molto altro. «Le delicate indagini in corso – si legge nella nota – richiedono la massima riservatezza. L’ufficio è impegnato a svolgere le necessarie investigazioni per accertare prima possibile le eventuali responsabilità – sull’esplosione del 9 dicembre – ove esistenti per fornire le necessarie risposte». L’Ansa aggiunge che la procura di Prato ha incaricato dei consulenti per svolgere una perizia sull’impiantistica strutturale del deposito Eni. «Gli esperti affiancheranno i magistrati inquirenti già nel primo sopralluogo tecnico previsto la mattina del 16 dicembre».