Latina, il falso medico che spogliava, palpeggiava e filmava le pazienti minorenni
Si fingeva un medico, molestava sessualmente e palpeggiava le pazienti, anche minorenni, talvolta filmandole. Sono queste le azioni di cui è stato trovato colpevole un tecnico radiologo che lavorava tra Latina e Sabaudia. In seguito alla sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma, l’uomo è stato arrestato nel pomeriggio del 12 dicembre e portato in carcere dove sconterà la pena residua di due anni e dodici giorni per i reati di violenza sessuale aggravata commessa a danno di più persone, pornografia minorile, esercizio abusivo di professione e interferenza illecita nella vita privata. Da oltre due anni era ai domiciliari in attesa della sentenza definitiva che lo ha condannato a quattro anni e un mese di reclusione.
La minorenne molestata e filmata nel 2020
Gli accertamenti sono scattati nel 2020, quando una ragazza minorenne aveva denunciato di essere stata costretta a spogliarsi per poi essere palpeggiata nelle parti intime. La giovane si era rivolta al tecnico per un esame radiografico che si era svolto nel poliambulatorio Distretto 2 della Asl di Latina. E sospettava inoltre di essere stata filmata con un telefono che si trovava su uno scaffale con l’obiettivo puntato verso il lettino del (falso) medico. Sospetto confermato dalle indagini, che nel computer del tecnico di radiologia hanno trovato numerosi video, girati con tre diversi telefoni, di donne seminude nello studio, oltre che nello spogliatoio femminile dell’ambulatorio di radiologia Asl di Sabaudia dove i praticanti tecnici radiologi svolgevano il tirocinio universitario.
Le visite nello spogliatoio femminile di Sabaudia
Proprio in quello spogliatoio – riporta l’edizione romana del Corriere della Sera – il sedicente medico ha anche effettuato delle visite durante le quali ha palpeggiato le sue pazienti, tra cui un’altra ragazza minorenne. Sono in totale dieci le donne venute allo scoperto che hanno denunciato le molestie e dato inizio al processo penale a carico dell’uomo che ora si trova in carcere per 21 capi di imputazione per reati commessi tra il 2018 e il 2021, anno in cui è stato messo ai domiciliari in via cautelare per evitare che potesse ripetere i reati.
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