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Quarto Oggiaro, bastonato e violentato per un debito di 90 euro. L’aguzzino 14enne alla fidanzata prima delle sevizie: «Amore, ora ho da fare»

14 Dicembre 2024 - 13:37 Massimo Ferraro
milano sedicenne violentato sevizie arresti debito punizione
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I video e i racconti che che gli investigatori di Milano stanno raccogliendo in queste ore sono «raccapriccianti» e «aberranti»

Il sedicenne che alle 2 di notte di martedì 10 dicembre è stato fermato da una volante della polizia mentre barcollava nel quartiere Quarto Oggiaro di Milano, dopo una notte di sevizie e violenze sessuali, era stato sequestrato e bastonato per un debito di 90 euro. Dietro la minaccia di veder diffusi i video degli abusi, gli aguzzini speravano di farla franca. Ma dal racconto della vittima e dai filmati recuperati dagli smartphone dei sospettati, gli investigatori stanno ricostruendo gli orrori «raccapriccianti» e «aberranti» vissuti dal sedicenne. Il giovane, dopo essere stato raccolto dalla strada in pessime condizioni, è stato portato in ambulanza in ospedale per ricevere tutte le cure del caso. Qui, oltre ai segni sulla schiena, è stata accertata anche la violenza sessuale. Tutto sarebbe stato organizzato per un debito che il 16enne avrebbe avuto nei confronti di un’altra persona. In uno dei video degli aguzzini, il giovane è costretto a implorare perdono per non aver restituito il denaro, 90 euro, a una ragazza. E così sarebbe stato punito: sequestrato, trascinato in cantina, ammanettato, denudato, rasato mentre veniva insultato e minacciato. Bastonato, e infine costretto a subire rapporti sessuali.

«Scarface», «lo Zio» e le minacce

La vittima sarebbe stata agganciata su Instagram da un suo amico di 14 anni, al quale si rivolge con il soprannome «Scarface». Gli investigatori hanno anche acclarato che prima di iniziare la nottata di violenze, il sospettato minorenne avrebbe telefonato alla fidanzatina in videochiamata: «Amore ti chiamo un attimo dopo che qua abbiamo da fare». In quella cantina era con un’altra persona, un uomo di 44 anni – identificato dalla vittima come «lo Zio» – che vive nello stabile delle sevizie. Entrambi sono stati individuati e arrestati. Il gip Alberto Carboni ha convalidato il fermo e disposto il carcere per il 44enne Cristian M. accusato di sequestro di persona, lesioni, abusi sessuali, produzione di materiale pedopornografico e rapina. Le accuse per il 14enne sono le medesime ed è ora in attesa dell’udienza di convalida al Tribunale dei minori. Le violenze sarebbero state perpetrate anche a casa del 44enne. Per il gip Alberto Carboni «le modalità del fatto si caratterizzano per l’uso di forme di violenza smodate e immotivate, peraltro a danno di un ragazzo inerme e che presentava evidenti fragilità».

Foto di repertorio: ANSA/ UFFICIO STAMPA CARABINIERI

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