Roma, polemica per l’esibizione di Tony Effe al concerto di Capodanno: «Le sue parole sono lesive della dignità delle donne»
Una sollevazione bipartisan della politica romana, a cui si somma la protesta delle associazioni femministe. L’obiettivo è far retrocedere il Campidoglio dalla scelta di invitare Tony Effe al concerto di Capodanno. Tra le realtà che si sono opposte con più forza all’esibizione del trapper al Circo Massimo c’è Differenza Donna: «Le sue parole sono un’istigazione continua alla mancanza di rispetto e gravemente lesive della dignità delle donne». La presidente dell’associazione Elisa Ercoli è feroce contro l’organizzazione: «Una scelta scellerata fare un concerto, dove il target saranno le ragazze e i ragazzi, nel quale sarà tra i protagonisti un cantante come Tony Effe, autore di testi sessisti, misogini e violenti». Ancora: «Non possiamo accettare che il Comune di Roma, così importante e così impegnato nel contrasto alla violenza maschile sulle donne, possa persino aver soltanto pensato di ospitare l’artista. Vogliamo sperare che il sindaco Gualtieri intervenga immediatamente per rimediare a questo invito improvvido e inopportuno. Se così non fosse Differenza Donna e, siamo certe, tutta la Roma femminista proseguirà nella protesta e nello sdegno».
Lato politico, le consigliere municipali del centrosinistra e le rappresentanti del Partito democratico di Roma, che è forza di maggioranza nel Comune, rivolgono un appello a Gualtieri: «Come cittadine romane e donne impegnate contro la violenza di genere e per il rispetto della libertà, autonomia e dignità femminile, ci sentiamo profondamente offese dalla scelta dell’amministrazione capitolina di invitare al concerto di Capodanno Tony Effe noto per i suoi testi violenti e misogini. Chiediamo al sindaco Gualtieri che il Comune rinunci a questa esibizione che si pone in aperta contraddizione con il faticoso tentativo di affermare una cultura del rispetto e della parità». Anche le rappresentanti capitoline di Azione pubblicano una nota: «I testi di molte sue canzoni veicolano messaggi offensivi verso le donne e normalizzano atteggiamenti violenti, contraddicendo le campagne di sensibilizzazione contro la violenza di genere. Il nostro dissenso è netto, il sindaco corregga questa scelta inopportuna». Fratelli d’Italia, per bocca di Federico Rocca, coglie l’occasione per attaccare i Dem: «Il concerto di Capodanno ancora una volta si erge a simbolo dell’incoerenza del Pd capitolino, che a parole sbraita contro la cancellazione delle multe ai no vax e pontifica sulla violenza contro le donne, mentre nei fatti fa salire sul palco del Circo Massimo chi si è ribellato alle costrizioni durante il periodo della pandemia e chi ogni giorno, nel testo delle sue canzoni, offende e banalizza il genere femminile».