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Manifestazione a Roma contro il Ddl Sicurezza: in migliaia in corteo, lo striscione con Meloni che bacia un gerarca fascista

14 Dicembre 2024 - 16:47 Ugo Milano
corteo ddl sicurezza roma meloni gerarca fascista
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Circa 200 le sigle tra sindacati, associazioni e organizzazioni studentesche che sfilano dal Verano a piazza del Popolo. La contestazione: «Il disegno di legge limita il diritto di protesta»

Un corteo contro il Ddl Sicurezza da piazzale del Verano a piazza del Popolo. Sono più di 200 le sigle tra sindacati, associazioni e organizzazioni studentesche che si sono date appuntamento per contestare il disegno di legge promosso dal ministro della Giustizia Carlo Nordio e dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. I manifestanti contestano il pacchetto di norme volute del governo Meloni che limiterebbe il diritto di protesta pacifica. In testa al corteo uno striscione con un disegno che ritrae la premier baciare un gerarca fascista.

«Contro il Ddl Paura»

Lo striscione esemplifica quelle che sono le paure dei manifestanti, al momento sono circa 10mila. Ovvero l’introduzione di provvedimenti simili a quelli presenti in autocrazie e regimi dittatoriali che impediscono la libera dimostrazione del dissenso nei confronti del potere. Tanti i cartelli e gli striscioni: «Dittatura senza democrazia, senza libertà, senza sicurezza», recita uno. «La repressione serve solo a rinforzare e unire le oppressioni. No ddl paura», il grande manifesto sul camion che apre il corteo: «Se voi fate il fascismo, noi seminiamo resistenza: no ddl paura». Tra le misure contestate ci sarebbe l’estensione del daspo urbano. Il questore, come scrive Today.it, potrebbe disporre il divieto di accesso ai luoghi e di utilizzo del trasporto pubblico anche nei confronti di cittadini che nel corso dei cinque anni precedenti siano stati denunciati o condannati per delitti contro la persona o contro il patrimonio. Senza che sia stata emessa una sentenza definitiva.

Le voci del corteo

Tra le bandiere che sventolano quelle della Cgil, di Arci, dei Cobas, e della Palestina. Al corteo che arriverà a piazza del Popolo hanno aderito Cgil, Anpi, Arci. Dei partiti Avs, Pd, M5s, Rifondazione. E anche movimenti per i migranti, come la rete No Cpr, i movimenti per la Casa, gli ambientalisti, gli antiproibizionisti, compresa la filiera produttiva della cannabis light, Libera dalle mafie, le realtà Lgbtqia+. Ieri, 13 dicembre, alcuni studenti hanno occupato la facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza e oggi si sono uniti alla manifestazione. I dimostranti hanno più volte intonato cori come «Siamo tutti antifascisti, siamo tutte antifasciste».

I fumogeni e i graffiti sul Policlinico

Nel troncone degli studenti sono stati accesi dei fumogeni mentre il corteo si muoveva lungo viale Regina Elena. Quando la manifestazione ha costeggiato il Policlinico Umberto I, alcuni soggetti incappucciati e con il volto coperto hanno imbrattato i muri dell’ospedale con dei graffiti. Altri invece sventolavano bandiere anarchiche.

Foto di copertina: ANSA/GIULIA MARRAZZO

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