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Pfas tossico per il sistema riproduttivo e indistruttibile, cos’è il Tfa trovato nell’acqua minerale in Europa

14 Dicembre 2024 - 10:16 Antonio Di Noto
tfa pfas acqua minerale
tfa pfas acqua minerale
Molto comune nei pesticidi, è anche usato come refrigerante. Ma una volta immesso nell'ambiente (e nel corpo umano) è pressoché impossibile rimuoverlo

Nell’acqua minerale di diversi Paesi è stato rilevato l’acido trifluoroacetico (Tfa), uno Pfas tossico per il sistema riproduttivo umano legato all’uso dei pesticidi. La scoperta è particolarmente grave per due ragioni principali. La prima è che il Tfa è un forever chemical, ovvero una sostanza eterna, virtualmente impossibile da degradare che si accumula negli organismi viventi compreso il corpo umano. La seconda è che le acque minerali naturali rientrano in questa definizione solo se provengono da sorgenti o falde che hanno caratteristiche igieniche particolari ed eventualmente proprietà favorevoli alla salute. Una garanzia di purezza che in tutto il mondo sta venendo meno.

In quali Paesi è stato trovato il Tfa

A dare l’allarme è Pesticide Action Network, una Ong che si batte per ridurre l’uso dei pesticidi. Nella ricerca, Pesticide Action Network ha analizzato 19 acque minerali di vari Paesi europei – Austria, Belgio, Germania, Francia, Paesi Bassi, Ungheria, Lussemburgo – trovando livelli preoccupanti di Tfa in 10 di queste. La contaminazione più alta da Tfa è stata rilevata in Belgio. In sette casi, il Tfa rilevato supera il limite europeo per i metaboliti dei pesticidi per le acque minerali, mentre in un caso viene superato anche il limite per la quantità totale di Pfas che dovrebbe entrare in vigore nel 2026. Tuttavia, in tutti i casi analizzati, l’acqua rimane potabile, rende noto la Ong. Al di là dello studio di Pesticide Action Network, il Tfa è stato trovato nell’acqua di falda della Svizzera e degli Usa, in particolare in Michigan.

Non può essere rimosso

A preoccupare, però, è la capacità degli Pfas di cumularsi nel tempo, aumentando man mano la loro concentrazione nelle falde – anche in quelle finora considerate purissime – e nel corpo umano. Il Tfa è molto comune nei pesticidi come stabilizzante e costituisce il 60% degli Pfas prodotti tra il 2019 e 2022. Oltre a essere presente nei pesticidi, è un gas refrigerante molto comune, usato per rimpiazzare il freon, la cui dispersione nell’atmosfera è uno dei principali fattori che hanno portato alla formazione del buco nell’ozono. Il Tfa è anche estremamente longevo, dato che può rimanere nell’atmosfera per circa mille anni. Inoltre, al contrario di come avviene per altri Pfas, al momento non ci sono procedimenti in grado di rimuoverlo efficacemente dall’acqua su larga scala. Anche per queste ragioni, la Commissione Europea ha varato una proposta per vietare due comuni pesticidi che contengono il Tfa, e potrebbero presto essere classificati come tossici per la riproduzione.

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