Valditara contro le occupazioni: «Danni per due milioni. Chi rompe paga». Gli studenti del Virgilio di Roma: «Abbiamo riparato quelli che c’erano già»
Sono poche e dure le parole con il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara commenta le immagini che condivide sul suo profilo X. «Queste alcune foto che documentano una parte dei danni subiti dal liceo Gullace di Roma per un doppio incendio doloso appiccato nel corso della sua occupazione. La stima dei danni è di circa 2 milioni di euro», scrive il titolare del dicastero dell’Istruzione nel primo post. «E queste alcune foto che documentano parte dei danni subiti dal liceo Virgilio di Roma durante la sua recente occupazione. L’ammontare dei danni si sta ancora stimando», aggiunge nel secondo. Per poi concludere con una nota priva di immagini: «Ridurre in queste condizioni una scuola non è lotta politica, è teppismo, a danno degli studenti e dei cittadini. Chi rompe deve pagare», scrive il ministro a pochi giorni dall’occupazione di altri due licei romani – il Morgagni e il Manara – e dall’intervento del 12 dicembre ad Atreju, la festa di Fratelli d’Italia, in cui ha nuovamente criticato le occupazioni venendo contestato da alcuni studenti, che gli hanno affibbiato l’appellativo di «sceriffo».
December 14, 2024
December 14, 2024
December 14, 2024
Gli incendi al liceo Gullace di Roma
La foto condivise dal ministro mostrano effettivamente scene di devastazione nelle aule scolastiche. Quelle del liceo Gullace mostrano gli effetti dei due incendi che hanno devastato uno degli edifici del plesso scolastico: la succursale di via Deportati del Quadraro. Il primo era stato appiccato tra il 16 e il 17 ottobre; il secondo il 18. Pochi giorni prima, tra il 13 e il 14 ottobre, una cinquantina di studenti avevano occupato la succursale per protestare contro una gestione dei lavori di rinnovamento della sede centrale che gli studenti hanno considerato inadeguata. Infatti, a causa delle polveri dei cantieri, le lezioni erano state spostate nella sede secondaria, divise su turni per ragioni di spazio. Dal Comune era arrivata la promessa che presto gli studenti del pomeriggio – che lamentavano l’impossibilità di socializzare e dedicarsi alle attività extracurricolari – sarebbero stati spostati in altri plessi. Ma, secondo quanto riporta Roma Today, la modalità scelta dal delegato all’Edilizia scolastica Daniele Parrucci – un reel su Instagram – non aveva convinto gli studenti scatenando le proteste. Per via dei roghi, le lezioni sono poi state erogate in Dad.
L’occupazione del liceo Virgilio di Roma
Il 29 novembre era stato invece occupato il liceo Virgilio, rimasto in gestione agli studenti per i 12 giorni successivi. In questo caso i ragazzi e le ragazze hanno contestato le parole del ministro. «I roghi che vengono menzionati non sono stati fatti sui banchi o altro ma in sicurezza dietro a una rete di ferro che c’è in cortile e i gravi danni a scuola c’erano anche prima». «L’allarme antincendio – hanno precisato – non funziona da due anni e le infrastrutture dei bagni sono danneggiate da molto tempo, per non parlare delle infiltrazioni e del tetto». Gli studenti rispondono a Valditara, contestandolo: «Abbiamo le foto dei danni non riparabili dagli studenti. Durante l’occupazione abbiamo riparato le porte dei bagni, cercato di sistemare i wc e tutto ciò che o è stato danneggiato o era già danneggiato in precedenza da anni».