L’aumento di stipendio ai ministri costa caro al consenso di Meloni: sui social insulti da utenti di ogni colore politico, anche da chi l’ha votata
Dall’evergreen «vergogna» a chi richiama Silvio Berlusconi: «Si sta rivoltando nella sua bara». Da quando Giorgia Meloni ha vinto le elezioni nel 2022, non si era mai visto un diluvio di critiche – spesso anche insulti – come quello che si sta riversando sui profili social della presidente del Consiglio. Lei e la maggioranza sono bersaglio di un malcontento bipartisan, provocato dall’emendamento alla legge di Bilancio che propone di aumentare di 7 mila euro lo stipendio a ministri e sottosegretari che non sono stati eletti in Parlamento. La maggior parte degli utenti che stanno prendendo di mira Meloni sono riconoscibili in un elettorato di centrosinistra, anche per l’associazione che in molti casi fanno con il salario minimo. Stupisce, però, che anche profili con una evidente connotazione di destra, che dichiarano persino di aver votato per Fratelli d’Italia, stanno prendendo le distanze dalla propria leader nel giorno in cui si celebra la chiusura di Atreju.