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Meloni ad Atreju: «Maggioranza compatta, il governo arriverà al 2027 e oltre. Poi l’annuncio: «Mi dimetto da presidente Ecr» – Il video

15 Dicembre 2024 - 13:05 Ugo Milano
L'intervento della presidente del Consiglio alla festa di Fratelli d'Italia a Roma

«È un altro mondo visto da qui, è un altro mondo quello visto oggi. Però è il nostro mondo e dobbiamo ricordarcelo. Perché chi non sa guardare anche al suo passato non può avere la pretesa di andare avanti». Dopo gli interventi dei leader di centrodestra al governo, è il turno della padrona di casa. Giorgia Meloni, premier e leader di Fratelli d’Italia, chiude Atreju, la festa del partito di Roma giunta alla sua 26esima edizione. «Nessuna gogna costruita sull’errore del singolo, spiando la gente dal buco della serratura, nessuna gogna costruita contro di voi per colpire me vi toglie chi siete. La parte migliore della vostra generazione», dice la presidente del Consiglio in apertura di intervento, dopo aver ringraziato tutti gli organizzatori, i movimenti giovanili di FdI, la sorella Arianna Meloni e gli alleati di governo. Un intervento ritardato di qualche minuto a causa del malore avvertito da uno spettatore tra il pubblico del Circo Massimo.

I rapporti tra i partiti di maggioranza

«La stabilità garantisce a questa nazione la sua credibilità internazionale, le garantisce la possibilità di avere strategia e visione, di avere i conti in ordine, il rifiuto di una politica economica che per troppi anni è stata fatta solo per racimolare consenso elettorale», dice rivendicando la solidità della maggioranza. «È giusto confrontarsi sulle idee, se le nostre idee fossero sovrapponibili saremmo un partito unico e non riusciremmo a rappresentare tutte le anime del centrodestra. Tutti quelli che sperano che metteremo il nostro personale destino davanti a quello della nazione, rimarranno delusi. E come si sa, deludere la sinistra è il nostro sport preferito», tuona dal palco.

Meloni ad Atreju 2025

Meloni ringrazia Javier Milei, ieri ospite di Atreju. «Siamo persone libere, non può esserci pensiero senza libertà, per questo, dice la premier, riusciamo da anni ad anticipare e influenzare il dibattito pubblico. Atreju non è solo il ragazzo che lotta contro il nulla che avanza: è la nostra coscienza, la nostra consapevolezza, il nostro senso di responsabilità di affrontare una stagione di governo nel periodo più complesso dal secondo Dopoguerra a oggi», prosegue Meloni. La leader di FdI ribadisce che quando ha vinto le elezioni non si è sentita sollevata, non ha pensato a festeggiare, sapendo che sarebbe iniziato invece un periodo difficile: «Noi sapevamo che era una salita, che era un tempo grave e non c’era niente da festeggiare ma bisognava lavorare, e da subito».

Meloni lascia la presidenza di Ecr

«Ho accettato, quando mi è stato chiesto, di prolungare la scadenza del mio mandato fino alle elezioni. Ora che le elezioni si sono tenute, penso di avere assolto al mio compito e voglio annunciare che sto per dimettermi dalla carica di presidente dei Conservatori europei», ha annunciato Meloni, una famiglia che «merita di avere un presidente che possa occuparsene a tempo pieno. Apriremo le candidature, presumo che fra quelli che si candideranno ci sarà anche il mio amico Mateusz Morawiecki e questo applauso, conferma che ti sosterremo in questa battaglia che conduci anche per noi».

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