In Evidenza ENISiriaUSA
POLITICAGiorgia MeloniGoverno MeloniLegge di bilancioMatteo Renzi

Renzi contro Meloni e la norma “anti consulenze”: «Un esproprio ad personam, ha paura del mio 3%. Premier influencer, avrà il suo pandoro-gate»

15 Dicembre 2024 - 08:02 Massimo Ferraro
renzi vs meloni norma d personam manovra 2025
renzi vs meloni norma d personam manovra 2025
Il leader di Italia Viva, al Corriere, commenta la misura che costringe i membri del governo con incarichi da enti extra-Ue a versare il 100% della retribuzione allo Stato

«La cosa più incredibile è che per la prima volta si sancisce il diritto dello Stato di tassare al 100% il lavoro di un cittadino. Loro dicono: i soldi fatturati dalla persona fisica Renzi, entro un mese li prende lo Stato. Un esproprio». Al Corriere della Sera, in una intervista, Matteo Renzi definisce ad personam la norma contenuta nell’emendamento alla legge di bilancio del governo Meloni. Si tratta di quella che obbliga i membri del governo che abbiano incarichi presso enti o soggetti extra Ue a versare il 100% degli introiti derivanti allo Stato. Una misura cucita su di lui, anzi contro di lui, spiega l’ex sindaco ed ex premier italiano. Leggasi: le consulenze in Arabia Saudita. «Le attività come le conferenze all’estero le faccio solo io. Tutti sanno che questa è una norma ad personam», dice Renzi, «perché sono rientrato nel centrosinistra. E Meloni ha paura che il nostro 2-3% sia decisivo per la sconfitta della destra. E allora colpisce un avversario con una legge ad personam, una cosa mai vista in 70 anni di storia repubblicana. Mi colpisce il silenzio dei liberali del centrodestra. Fosse stato ancora vivo Silvio Berlusconi si sarebbe alzato in Senato dicendo che questa è una norma comunista. Ma Berlusconi non c’è più e i suoi eredi politici tacciono».

«Meloni? Premier influencer, avrà il suo pandoro gate»

«La norma è una norma sovietica, la deriva antiopposizione è una deriva sudamericana, ma la reazione sarà… Fiorentina», ossia, spiega ancora citando Dante e le parole di Virgilio sugli ignavi, «Non ragioniam di loro ma guarda e passa». Poi il senatore toscano, leader di Italia Viva, liquida la possibilità di elezioni anticipate: «Giorgia Meloni è così preoccupata di perdere le elezioni che ha paura persino di me. Lei rimane lì, inchiodata alla sua comunicazione da influencer. A un certo punto accadrà quello che accade a molti influencer: qualcosa svelerà la verità sulla sua narrazione costruita a tavolino». E aggiunge: «Per lei sarà come per il pandoro di Chiara Ferragni. Ma sono cose che non mi interessano: io voglio occuparmi degli universitari che non hanno i soldi per l’affitto a Milano, delle coppie che non fanno figli perché non hanno soldi, del prezzo del gas mai così alto. Io, insomma, voglio fare politica».

Foto di copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI

Articoli di POLITICA più letti
leggi anche