Meloni contro Landini e Schlein: «Le si inceppa la lingua a dire “Stellantis”, preferisce i carri del gay Pride e i balletti con J-Ax» – Il video
«l nostro approccio è molto diverso dalla sinistra, non abbiamo pregiudizi ne facciamo favoritismi, vale per Stellantis come per le altre aziende, se l’approccio è costruttivo faremo la nostra parte come fatto finora perché quando si tratta di difendere occupazione e crescita ci trovate in prima fila a noi, perché il Pd non l’abbiamo visto arrivare». Dopo un inizio più placido, anche per preservare la voce, Giorgia Meloni si scalda sul palco di Atreju quando parla di Stellantis e sindacati. E critica chi l’ha preceduta alla presidenza del Consiglio, e ha deciso «il prestito 6,5 miliardi concesso da Conte bis per incrementare filiera produttiva, cosa che non ha fatto, mentre il gruppo dopo quel prestito ha aumentato i dividendi ai propri azionisti». È per la segretaria del Pd Elly Schlein però che Meloni alza i toni: «Perché le si inceppa la lingua a dovere pronunciare la parola Stellantis. Preferisce l’esibizione su un palco con J-Ax o un balletto sui carri del gay pride».
Meloni contro Landini e il salario minimo
Nel suo intervento, la presidente del Consiglio ha attaccato a testa bassa il segretario Cgil Maurizio Landini. «Si lamenta del salario minimo, che per altro non hanno varato quando governava la sinistra, e poi va a firmare contratti di lavoro (quello dei vigilantes, ndr) che prevedevano una paga oraria di 5,5 euro l’ora. Un minimo di coerenza, almeno!», ha detto la leader FdI, «se le cose stanno andando meglio come vanno io credo che alcuni sindacati temano di perdere una fetta del loro potere. E credo che tutto vogliano fare gli italiani meno che una rivolta sociale, come invece hanno invocato altri personaggi. Se l’avessimo detto noi sarebbe scoppiato un putiferio».