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Sul monopattino senza casco, alla guida col telefonino o dopo aver bevuto: le prime multe col nuovo Codice della strada

15 Dicembre 2024 - 09:35 Massimo Ferraro
nuovo codice della strada multe
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Da ieri è entrato in vigore il nuovo sistema di norme e sanzioni. Tra le scuse più usate, quella di non essere a conoscenza delle novità

Non è certo tempo di bilanci ad appena 24 ore dall’entrata in vigore del nuovo Codice della strada, ma quel che è certo è che sono già finite a verbale le prime, e più salate, multe. Tra le “vittime” più numerose, gli utilizzatori dei monopattini che non avevano con sé il casco, come invece previsto dal 14 dicembre. Ma anche i soliti che stanno al telefono con il cellulare o guidano pur avendo bevuto più di quanto consentano i limiti. Il nuovo insieme di regole e sanzioni, fortemente voluto dal ministro Matteo Salvini, non ha solo scontentato gli automobilisti indisciplinati che lamentano il deciso aumento di multe e sanzioni accessorie, ma anche esperti e fautori della mobilità sostenibile. «In tema di monopattini elettrici il Codice della Strada, con i nuovi divieti di circolazione e obblighi di casco, targa e copertura assicurativa per gli utilizzatori, presenta alcuni aspetti significativamente problematici che rischiano di condannare a morte in Italia una parte rilevante della micro-mobilità, modalità di trasporto che svolge un ruolo chiave nel decongestionamento del traffico e nella riduzione di CO2 e polveri sottili», si lamentavano ancora ieri utenti, operatori, produttori e distributori del settore riuniti in Assoharing. Ma intanto le norme sono già operative e sono state applicate nel primo giorno, con la decisione di diversi comandi delle polizie locali di intensificare i controlli.

Multe più salate col nuovo codice della strada

A Firenze sei persone sono state multate perché usavano il monopattino senza casco, stessi numeri a Verona, tre a Prato e dieci a Palermo, solo per citare i numeri noti. Una violazione che costa cara, fino a 250 euro. Ma tra le infrazioni più comuni, non è mancata quella del cellulare alla guida. Qua il verbale è passato da 250 a 1.000 euro, che sale a 1.400 in caso di recidiva. È stato eliminato poi lo sconto del 5% in caso di pagamento entro i primi 5 giorni ed è prevista la sospensione della patente fino a 2 mesi, che aumenta da 7 a 15 giorni per chi ha meno di 20 punti sulla patente. A Napoli già dalle prime ore sono stati staccati 11 ticket in poco tempo, multe anche a Genova al casello dell’Aeroporto. «I cittadini si mostravano meravigliati, non conoscevano le novità», conferma anche il comandante della polizia municipale di Napoli, Ciro Esposito. Diversi anche i casi di automobilisti al volante con un tasso alcolemico superiore al consentito. Le multe sono quadruplicate, passando da circa 500 a poco più di 2.000 per chi supera i limiti tra 0,5 g/l ma sotto gli 0,8 g/l, con decurtazione fino 10 punti della patente. Poi, a crescere, se si è tra gli 0,8-1,5 g/l scatta l’ammenda da 800 a euro 3.200, l’arresto fino a sei mesi, la sospensione della patente fino a un anno e la sottrazione di 10 punti. Oltre gli 1,5 g/l la soglia minima della sanzione si alza a 1.500 a euro ma può arrivare fino a 6 mila euro.

Le pene per chi beve e si mette alla guida

A Viterbo un caso emblematico. Una volante ha accostato perché una vettura occupava parte della carreggiata: un automobilista, dopo aver bevuto, si era addormento al volante. Svegliato dagli agenti, ha ingranato la retromarcia e tamponato l’auto di servizio. Sul posto è quindi intervenuta un’altra pattuglia: a quel punto le due volanti – in quel momento vuote – sono state tamponate da un’altra auto arrivata a forte velocità e guidata da una persona che non ha superato l’alcoltest. Oltre alla multa da 6 mila euro, la sospensione fino a due ani della patente, i due sanzionati dovranno installare a loro spese l’alcolock, un dispositivo che fa accendere la macchina solo se il guidatore è sobrio. Tra le multe più comminate nel primo giorno del nuovo Codice, 90 sanzioni nel torinese, di cui tre da 330 euro per sosta nello stallo riservato alle persone con disabilità, altre cinque in provincia di Macerata, una decina a Verona.

Foto di repertorio: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO | Torino, 22 gennaio 2021

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