Concerto di Capodanno a Roma, Tony Effe: «Ci vediamo sul palco». Ma il Campidoglio chiede al trapper un passo indietro dopo le polemiche
La presenza di Tony Effe sul palco del concerto di Capodanno al Circo Massimo a Roma potrebbe essere in bilico. Il Campidoglio ha deciso che nelle prossime ore chiederà al trapper «un passo indietro» perché «non deve essere un’occasione divisiva per la città». Da diversi giorni associazioni, esponenti del Partito democratico e di Azione ma anche Fratelli d’Italia sollecitano il sindaco Roberto Gualtieri a escludere il cantante romano dall’evento. La motivazione? I testi delle sue canzoni «sono irrispettosi nei confronti delle donne e per una città come la Capitale impegnata in campagne contro la violenza di genere la sua presenza sul palco sarebbe una forte contraddizione e al tempo stesso sarebbe diseducativa». Parole dell’associazione impegnata nella lotta contro la violenza di genere “Differenza Donna”. Che aggiunge: «Le frasi del trapper sono un’istigazione continua alla mancanza di rispetto e gravemente lesive della dignità delle donne».
È molto netta anche la presa di posizione del sottosegretario alla Cultura con delega allo spettacolo dal vivo Gianmarco Mazzi, che ricorda come gli organizzatori di concerti hanno una grande responsabilità sociale. «Si dovrebbe prestare più attenzione a chi si offre un palco per cantare – afferma – Non c’entra nulla, in questi casi, il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, che è sacro. C’entra invece il mostrare senso di responsabilità nel non diventare complici di spacciatori di violenza strapagati, nel non preparare loro ribalte per poterlo fare come se tutto fosse normale».
Il Codacons: «La stessa misura deve valere anche per Sanremo»
Anche il Codacons è intervenuto sulla questione, chiedendo un raddoppio: «Se sarà bloccata l’esibizione di Tony Effe al concertone di Capodanno a Roma, la stessa misura deve valere anche per il prossimo festival di Sanremo dove il trapper, nonostante i suoi testi violenti e sessisti, è stato accolto a braccia aperte dalla Rai e da Carlo Conti». Il Codacons parla di «ipocrisia inaccettabile» sulla vicenda. L’esclusione del trapper sarebbe accolta “con favore” anche dal consigliere capitolino di FdI Federico Rocca. «Ora però bisogna evitare che dopo il danno ci sia anche la beffa. L’amministrazione comunale eviti di pagare eventuali penali che sarebbero a carico dei romani» oppure «chi sbaglia paghi: il sindaco Gualtieri e l’assessore alla Cultura Alessandro Onorato».