Teo Mammucari dopo Belve: «Temo le donne forti, sono insicuro e la mia fidanzata mi ha lasciato dopo la puntata. Ho sbagliato»
Teo Mammucari teme le donne forti. Lo fanno sentire insicuro. Ad affermarlo è lui stesso in un’intervista rilasciata a Selvaggia Lucarelli per il Fatto Quotidiano dopo la sua breve – brevissima – apparizione a Belve, in cui sentendosi attaccato dalla conduttrice Francesca Fagnani ha abbandonato lo studio. Il conduttore, in quella occasione, si era mostrato da subito poco predisposto a rispondere ale domande della padrona di casa. Una scena che ha suscitato clamore mediatico, l’ironia del web e feroci critiche contro di lui.
Mammucari: «La mia insicurezza parte da mia madre»
«Credo parta da mia madre. Quando avevo tre anni e mezzo lei mi ha detto: ti porto alle giostre. E invece mi ha lasciato tre anni e mezzo in collegio. Per me questo abbandono è diventato insicurezza e poi diffidenza nei confronti delle donne. Il mio inconscio oggi si scontra con questo, almeno così la pensa il mio terapeuta. Poi non lo so. E dico “non so” perché forse è un trauma di cui non mi sono mai liberato». Il comico e conduttore si apre nell’intervista e racconta di una salute mentale che in questo periodo gli manca. Tanto che dopo oltre vent’anni di televisione e le esperienze in teatro sta pensando di prendersi un anno sabbatico: «Mi dicono “ma sei matto?”, però io non sto bene, che devo fare. Poi vedremo». «Diciamo che quando uno prende il Lexotan per dormire non sta bene», dice commentando l’ansia che lo affligge. Decisioni difficili da prendere, che portano Mammucari a una conclusione su quale belva si senta: «Un salmone che nuota controcorrente».
Mammucari: «Paraculo? È una maschera contro la fragilità»
Dall’intervista emerge un Teo Mammucari consapevole di essere in un periodo di esplorazione delle proprie fragilità. «Inizialmente mi pesava moltissimo. A Ballando ho fatto una fatica bestiale, quando è arrivato il momento di raccontare qualcosa della mia vita privata sono andato nel panico. Penso alla sera in cui ho visto la foto del mio collegio alle mie spalle, per esempio, o mia figlia tra il pubblico». L’ex Iena aggiunge: «Mi sento il mattatore fenomeno, ma sono anche un uomo fragile». Una dualità. Una maschera che copre un volto che lo stesso Mammucari sta ancora imparando a conoscere: «Di me io non ho capito molto. So che appaio come un paraculo, ma è solo una parte di me. Ecco, ho capito che quello che appare di me non è tutto quello che sono. Del resto sembro uno furbo, guarda che ho combinato. Sono un pagliaccio, ho la mia maschera». E assicura che il vero Teo è «quello sotto la maschera, l’altro sta solo lavorando».
Mammucari: «Il vaffanculo non era per Fagnani»
Riguardo l’intervista, Mammucari dice che il «vaffanculo» finale non era per Fagnani: «L’ho detto mentre entravo in camerino, una persona che era con me, mio fratello, mi ha rassicurato dicendo che non era successo nulla di grave e io ho esclamato “ma vaffanculo!”». La conduttrice assicura che non ci sono stati trucchi di montaggio. Ma Mammucari sostiene il contrario: «Ho sbagliato su tutto, però su quel “vaffanculo” montato come se fosse stato rivolto a lei, mentre stava ancora parlando col pubblico, Fagnani mi deve chiedere scusa. Ha incattivito ulteriormente le persone facendomi passare per quello che l’ha presa a parolacce. Anche perché non serviva, aveva già fatto una bella figura, quella di una donna forte alle prese con un uomo impaurito, perché tagliare e montare quel vaffanculo in maniera scorretta?».
La questione del «lei» per Teo Mammucari
Sulla questione del «lei», Mammucari aggiunge: «L’ho vissuto come un passaggio da “mia pari” a conduttrice». Mentre sul pubblico, l’ex animatore chiarisce: «Il pubblico muto mi ha fatto andare in crisi, lo ammetto. Se mi togli il pubblico io mi sento finito». Alla base di tutto però c’è «un periodo di difficoltà familiari, che non posso e non voglio raccontare. E poi volevo proteggere anche la mia fidanzata che fa un altro lavoro e non vuole entrare in queste dinamiche televisive. Che poi ora è pure «ex», visto che si è giustamente spaventata per tutto quello che è successo e ci siamo lasciati».