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Ciro Grillo e le foto della vittima dopo il presunto stupro: «Un servizio alle Galapagos e uno in mutandine e top, non era sotto choc»

16 Dicembre 2024 - 07:58 Alessandro D’Amato
ciro grillo foto vittima stupro
ciro grillo foto vittima stupro
La consulenza dell'esperto informatico e quella degli psicologi: ha un disturbo della personalità

La difesa di Ciro Grillo parlerà oggi a Tempio Pausania nel processo per stupro in cui il figlio dell’ex garante del Movimento 5 Stelle è imputato insieme ad altri tre amici. Sotto la lente c’è la consulenza informatica di Mattia Epifani. Che mette in discussione le conclusioni dell’accusa su quanto accaduto il 17 luglio 2019 ad Arzachena. Secondo i suoi legali la vittima sarebbe affetta da un disturbo post traumatico da stress. Ma la ragazza, sostiene la difesa di Grillo, aveva nel cellulare una serie di immagini in cui era ritratta in mutandine e top, con i capelli avvolti in un asciugamano. Della vicenda parla oggi Giacomo Amadori su La Verità.

Le immagini

Le immagini risalgono al 30 luglio 2019 e al 23 agosto 2019 alle isole Galapagos. Le prime dieci la ritraggono mentre scosta con le dita la biancheria intima. Potrebbero essere autoscatti realizzati con il timer. Quelle alle Galapagos la immortalano mentre sfila sulla spiaggia in costume e camicia, poi rimane in topless al mare. L’esperto allega anche un servizio di copertina per un rotocalco. La presunta vittima è fasciata in un abito di rete. «La rivista conteneva tra la pagina 3 e la pagina 21, una intervista e un book fotografico di S.», dice Epifani. «Successivamente, in una data prossima al 15 gennaio 2023, la rivista è stata ripubblicata con una copertina modificata, monocolore e senza S., nonché senza l’intervista e il book fotografico presenti nella versione originale». Poi ci sono due foto «ritraenti un soggetto maschile con il pene esposto».

Gli scatti

Ovvero gli scatti che ritraggono due amici Edoardo Capitta e Vittorio Lauria e che sono stati realizzati a pochi centimetri dal viso dell’amica di S. addormentata sul divano i casa Grillo. Nessuno degli imputati ha voluto riconoscere ufficialmente il proprio membro, portando all’incriminazione di tutti i presenti sulla scena, spiega il quotidiano. Anche la difesa del quarto accusato, Francesco Corsiglia, ha depositato una consulenza basata su foto. Epifani, il 24 novembre 2024, ha fatto una serie di foto dell’autovettura di Corsiglia: «Si possono notare analogie relativamente alle porzioni di sedile posteriore e anteriore», in particolare del poggiatesta. La vittima ha detto in aula di non ricordare l’episodio.

L’autore del video hard

Poi c’è la questione dei video hard ritrovati sul cellulare di Capitta. «Io purtroppo non mi ricordo se mi è stato detto chi aveva fatto il video. Anche riguardandolo, anche io non riuscirei a capire bene chi ha il telefono in mano», ha spiegato Corsiglia. Epifani dice che è stato Ciro Grillo a fare il video:«Le valutazioni oggettive nel loro insieme sono compatibili con lo scenario che vede Ciro Grillo autore dei video. Egli conserva la sua posizione spaziale all’interno della stanza in quanto partecipe all’azione in atto sul suo corpo di S. e sostiene il telefono con la mano destra. I movimenti sussultori» delle immagini si spiegherebbero con il fatto che Ciro avrebbe appoggiato il braccio sulla schiena di Lauria, intento a consumare un amplesso.

Stress e disturbo di personalità

Un’altra consulenza degli imputati, quella di Enrico Zanalda, presidente della Società italiana di psichiatria forense ed ex presidente della Società italiana di psichiatria, dice che la ragazza di un disturbo narcisistico e borderline della personalità, nella variante narcisista vulnerabile o covert», «Tale caratteristica di personalità ha chiaramente amplificato l’esperienza del sesso occasionale e la conseguente disforia post-coitale ed è quindi sostenibile che S. abbia reinterpretato negativamente l’esperienza sessuale inizialmente consensuale come abuso a causa dei sentimenti di frustrazione dell’immagine di Sé». Il medico rimarca anche la fragilità della ragazza: «Rispetto al consumo eccessivo di alcool si sottolinea che S., già nel 2018, presentava accanto alla restrizione alimentare una modalità problematica di assunzione di bevande alcooliche (drunkoressia) volta a controllare il senso della fame ed il peso corporeo».

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