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La rabbia di Daisy Osakue fermata nel negozio Apple: «Accusata di furto solo perché nera, questo è razzismo» – Il video

16 Dicembre 2024 - 13:02 Ugo Milano
Il racconto sui social dell'atleta italiana, già vittima di aggressioni e discriminazioni in passato: «Ringrazio i commessi che si sono scusati»

«Mi dà fastidio, molto fastidio». Si affida ai social Daisy Osakue per denunciare quello che a suo avviso è a tutti gli effetti un episodio di razzismo. La discobola, atleta della nazionale italiana e campionessa olimpica, ha raccontato di essere stata vittima di discriminazione mentre faceva compere in città. «Sono stata fermata a Torino in un negozio Apple. Pensavano stessi rubando, perché nera», spiega Osakue. «C’era tantissima gente – continua – e hanno fermato proprio me, bloccata all’improvviso come se stessi rubando tutto il negozio».

La denuncia social

In un video pubblicato su Instagram, in cui si rivolge ai propri follower, la discobola italiano ripercorre quanto accaduto. «C’era una bella giornata, c’era il sole, e mi serviva un adattatore nuovo perché ho comprato un nuovo cellulare. All’improvviso mi avvicina un ragazzo, ha una pettorina arancione, è uno della sicurezza. E mi dice: “Devi pagare prima di andare via”». Osakue spiega che stava scendendo al piano di sotto e che pagherà in cassa ma l’addetto insiste. «Siamo seri, guardiamoci in faccia – dice a quel punto l’atleta – hai bloccato me e non altra gente. Perché?».

Il «racial profiling»

La discobola arriva anche a estrarre dal portafoglio il tesserino delle Fiamme Gialle e dice al commesso: «Hai bloccato l’unico militare di colore e hai fermato me perché credevi che stessi rubando». Il video di Osakue continua: «Capisco che stava lavorando, la gente ruba e tutto quello che vuoi. Ma il racial profiling resta racial profiling e quando ci sono più persone dimostri che ti basi su preconcetti e non su fatti. Sono stati carini i ragazzi di Apple che si sono scusati».

I precedenti degli anni scorsi

Non è la prima volta che Osakue denuncia di essere stata vittima di discriminazioni. Il precedente più discusso è quello relativo al 2018, quando l’atleta italiana fu colpita a un occhio da un uovo lanciato da tre giovani a bordo di un furgone, che le rivolsero anche alcuni insulti razzisti. «Devi tornartene al tuo Paese», «Non meriti di indossare la maglia azzurra», «Tu non sei italiana», «Sei solo una n**ra di m….», le urlarono gli aggressori.

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