Sfiduciato il Cancelliere Olaf Scholz: la Germania andrà a elezioni anticipate
Ora è ufficiale: la Germania andrà a elezioni anticipate il prossimo 23 febbraio. Il Cancelliere Olaf Scholz è stato sfiduciato oggi dal Bundestag, epilogo formale di una crisi interna alla coalizione di governo esplosa lo scorso mese, e di un patto per portare il Paese al voto anticipato siglato a seguire dai due maggiori partiti tradizionali, l’Spd e la Cdu. La sfiducia, che Scholz aveva di conseguenza “sollecitato” nel discorso di oggi al Bundestag, è passata a larga maggioranza: 207 i voti di fiducia al Cancelliere, 394 quelli di sfiducia, 116 gli astenuti. «Siamo arrivati alla fine dell’ordine del giorno di oggi, e anche della coalizione semaforo», ha detto dopo aver annunciato l’esito del voto la presidente del Parlamento Bärbel Bas, scrivendo l’epitaffio sull’alleanza “anomala” tra socialdemocratici, verdi e liberali che ha guidato il Paese negli ultimi tre anni, dopo l’uscita di scena di Angela Merkel. Scholz si recherà ora dal presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier per presentare le dimissioni, chiedergli di sciogliere le Camere e indire nuove elezioni. Per le quali i due grandi partiti “tradizionali” del Paese hanno però già concordato di fatto la data: domenica 23 febbraio 2025.
La crisi della «coalizione semaforo»
A innescare la crisi è stata la fuoriuscita dei Liberali dalla cosiddetta «coalizione semaforo», che dal 2021 teneva insieme al governo l’Spd del cancelliere Olaf Scholz, i Verdi del ministro dell’Economia Robert Habeck e i Liberali dell’ormai ex ministro delle Finanze Christian Lindner. Quest’ultimo è stato licenziato da Scholz dopo settimane di attrito, che di fatto hanno finito per innescare la crisi di governo. Lo scontro tra le diverse anime della maggioranza si è consumato su più fronti. Innanzitutto, le rigide regole di Berlino sull’austerità di bilancio, sostenute con forza dei Liberali e criticate dai Verdi, che vorrebbero inaugurare una nuova stagione di investimenti pubblici. Nelle scorse settimane, il partito di Lindner – in caduta libera nei sondaggi – ha avanzato alcune richieste ritenute irricevibili dagli alleati. Tra queste, l’eliminazione di due misure-simbolo del governo di Scholz: il Bürgergeld (simile al reddito di cittadinanza) caro ai Socialdemocratici, e la legge sulle pompe di calore voluta dai Verdi per sostenere gli impianti di riscaldamento a gas (più inquinanti).
Il discorso di Scholz in Parlamento
Parlando al Bundestag, lo stesso Scholz ha dato per scontata la fine del suo governo e ha confermato che intende andare a elezioni anticipate. Per quanto riguarda i temi più strettamente politici, il cancelliere ha ribadito la linea aperturista del suo partito per allentare le rigide regole di bilancio federale. «Tutti consigliano di fare investimenti pubblici. Sbagliano tutti?», ha chiesto il cancelliere tedesco. «Se c’è un Paese al mondo che si può permettere di investire nel futuro, quello siamo noi. Tutti i G7 hanno un debito di oltre il 100% del Pil, noi – ha ricordato Scholz siamo al l del 60%». Nel suo discorso al parlamento, il volto dell’Spd ha anche anticipato i temi su cui intende fare campagna elettorale in vista delle (ormai scontate) elezioni anticipate). «Mi batterò per alzare il salario minimo a 15 euro l’ora. Rispetto significa anche poter vivere del proprio lavoro. Nella scorsa legislatura avevo promesso di portare il salati minimo a 12 euro. Ho mantenuto questo impegno», ha rivendicato Scholz. Sul sostegno all’Ucraina, il cancelliere ha assicurato che la Germania continuerà a essere «il maggior sostenitore di Kiev in Europa», ma anche ribadito che «con me cancelliere non saranno mandati soldati tedeschi in Ucraina».
Cosa accade ora e cosa dicono i sondaggi
Spetterà ora a Frank-Walter Steinmeier, presidente della Repubblica, fissare la data delle elezioni anticipate. Le due principali forze politiche del Bundestag – Socialdemocratici e Cdu/Csu – hanno già identificato una data papabile: domenica 23 febbraio. Il centrodestra della Cdu, il partito guidato per lunghi anni da Angela Merkel, viene dato nettamente in testa nei sondaggi, con un consenso che secondo Politico si aggira intorno al 32%. Seguono l’estrema destra di Alternative für Deutschland al 19%, l’Spd al 17% (guidata al voto ancora da Scholz) e i Verdi al 12%. Più staccati i rossobruni di Sahra Wagenknecht (7%), i liberali di Lindner (5%) e la Sinistra (3%). Se le elezioni andranno in questa direzione, il prossimo Cancelliere dovrebbe diventare il leader della Cdu Friedrich Merz. Resta da capire però che tipo di coalizione di governo i conservatori potranno e vorranno assemblare per guidare il Paese.
In copertina: Olaf Scholz al suo ultimo discorso da Cancelliere al Bundestag – Berlino, 16 dicembre December 2024 (Epa/Hannibal Hanschke)