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Codice della strada e cannabis terapeutica, il ministero chiarisce: «Si deciderà caso per caso». Tolleranza zero «per chi si sballa»

16 Dicembre 2024 - 17:42 Ygnazia Cigna
salvini nuovo codice strada cannabis
salvini nuovo codice strada cannabis
«Consumare stupefacenti per sballarsi e mettersi alla guida non è un diritto. Ma sui pazienti terapeutici basta fake news», fa sapere il ministero guidato da Salvini

Stanno facendo discutere alcune norme del nuovo codice della strada, entrato in vigore sabato 14 dicembre e che già è costato più di una multa agli automobilisti disattenti. Al centro della polemica è la stretta sull’utilizzo delle droghe. È prevista, infatti, l’introduzione di un test salivare alla guida finalizzato a individuare chi abbia fatto utilizzo di sostanze stupefacenti. Il test, però, rileva la sostanza anche se è stata utilizzata nei giorni precedenti e al momento della guida, invece, si è lucidi. La modifica principale, infatti, tocca l’articolo 187 del Codice della strada, che dal titolo Guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti passa a Guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti. La questione, però, ha allarmato chi fa utilizzo di cannabis non tanto per motivi ricreativi, ma terapeutici. Tuttavia, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) fa chiarezza sulla questione.

Il chiarimento del Mit

«Confermiamo che, grazie alla sollecitazione di Matteo Salvini, è al vaglio una circolare che chiarisce la questione relativa ai pazienti che assumono farmaci, anche con derivati dei cannabinoidi», dichiara il Mit in una nota. Ma poi precisa: «I pazienti dovranno continuare a seguire quanto già oggi riportato nei prontuari terapeutici e riferirsi alle indicazioni del proprio medico curante. Non vi è quindi nessun divieto assoluto di guida per tali pazienti, ma una necessaria ponderazione caso per caso, in base allo stato di salute del singolo e alle terapie somministrate, come già avviene oggi». E rivendicano che la differenza sostanziale rispetto al passato è che le autorità «avranno strumenti di controllo indipendenti dallo stato di alterazione». Ossia i controlli saranno orientati non solo a stabilire se chi è alla guida è in uno stato di alterazione, quanto piuttosto se abbia assunto sostanze stupefacenti anche nei giorni precedenti. A chi interroga il ministero sull’opportunità di intervenire su persone che alla guida sono lucide, il ministero risponde: «Polemiche inutili: va ricordato che dopo i 3.039 morti per incidenti nel 2023 è necessario invertire la tendenza con regole chiare e certe. Consumare stupefacenti per sballarsi e mettersi alla guida non è un diritto».

Nuovo Codice della strada, quante multe nei primi due giorni

Le multe con il nuovo Codice della strada comminate nelle prime 48 ore dall’entrata in vigore delle nuove norme sono state 4.744. Secondo i dati del Mit sono stati sanzionati 14 automobilisti per aver assunto sostanze stupefacenti, sono state ritirate 331 patenti e decurtati 8.136 punti dalle patenti.

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