Treviso, morto un 55enne appena rientrato dal Congo per una febbre emorragica. Per Kinshasa la malattia misteriosa «è malaria»
Andrea Poloni è morto dopo esser rientrato in Italia dal Congo. Il 55enne di Trevignano, provincia di Treviso, è deceduto a causa di una febbre con emorragia così come comunicato dal Servizio Igiene Sanità Pubblica dell’Usl 2 Marca trevigiana. Sul suo caso, riporta il Corriere, sono in corso degli «accertamenti per capire l’origine della malattia», a cui collabora anche l’Istituto per le malattie infettive Spallanzani. Non è ancora chiaro se la sua morte è da ricondurre alla malattia che ha fatto decine di morti in Congo. Il Paese africano intanto, dopo le prime analisi dell’Oms, afferma di sapere cosa abbia causato i decessi: «Si tratta di una forma grave di malaria», la dichiarazione dl ministero della Sanità della Repubblica Democratica del Congo.
Chi era Poloni
Poloni era il titolare della ditta Solosole di pannelli fotovoltaici con sede a Piove di Sacco (Padova). Da poco tempo era tornato in Italia dopo essere stato in viaggio in Congo. Sua moglie ha origini eritree ma non è chiaro che sia lei la persona per cui è stato «disposto l’isolamento fiduciario domiciliare».
Dal Congo: «Mistero risolto»
«Il mistero è finalmente stato risolto. Si tratta di un caso di malaria grave, sotto forma di malattia respiratoria, che colpisce co più forza chi è indebolito dalla malnutrizione», ha dichiarato in un comunicato il ministero della Sanità del Congo. La notizia è stata riportata dall’agenzia Reuters. Della malattia, etichettata come “misteriosa” per le poche informazioni che si avevano al riguardo, era iniziate a circolare le prime notizie soltanto a inizio ottobre. Da allora sono stati documentati decine di decessi, soprattutto tra i minori di 14 anni, nella regione di Panzi: un’area remota del Paese africano. Sul posto era stata inviata una squadra dell’Oms che dopo le prime analisi, 12 campioni raccolti, aveva parlato di malaria: «Dei 12 campioni iniziali raccolti, 10 sono risultati positivi alla malaria, anche se è possibile che sia coinvolta più di una malattia», aveva spiegato il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.
L’Oms: «Cause non chiare»
L’agenzia internazionale aveva però specificato che erano necessarie nuove analisi: «Ulteriori campioni saranno raccolti e analizzati per determinare la causa o le cause esatte». A distanza di giorni l’Oms naviga ancora nell’incertezza. Infatti, in una dichiarazione inviata via email al quotidiano Usa Today, l’Istituto fa sapere di «non aver ancora determinato in modo definitivo la causa della malattia» e che «i test di laboratorio sono in corso».
In copertina: ANSA/FILIPPO VENEZIA I Il reparto di terapia intensiva Covid dell’Ospedale Maggiore e Oglio Po di Cremona, Cremona 11 gennaio 2022.