«Il digiuno intermittente riduce la crescita dei capelli. Ma forse c’è una soluzione» – Lo studio
Il digiuno intermittente può ridurre la crescita dei capelli. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista specializzata Cell, la popolare tecnica adottata da molti per dimagrire – che prevede di ridurre la finestra temporale quotidiana in cui è possibile mangiare – è effettivamente benefica per molte cellule del corpo, ma non per le staminali dei follicoli di peli e capelli, responsabili della crescita di questi ultimi. Con il digiuno intermittente, il loro funzionamento viene inibito e in alcuni casi le cellule vengo uccise. «Il risultato è l’opposto di quello che ci aspettavamo», ha commentato a Nature Ömer Yilmaz, biologo delle cellule staminali presso il Massachusetts Institute of Technology (Mit) che non ha preso parte allo studio.
L’esperimento: «Crescita ridotta del 18%»
I risultati sono inizialmente emersi da uno studio sui ratti e sono stati confermati da quelli di un piccolo esperimento sugli esseri umani. Sono necessarie ulteriori ricerche, ma tra le 49 persone che hanno preso parte alla ricerca, quelle che erano sottoposte a digiuno intermittente hanno avuto una crescita di peli e capelli del 18% più lenta rispetto al gruppo di controllo che ha potuto mangiare senza alcuna restrizione. Nell’esperimento sui ratti, Bing Zhang – biologo rigenerativo della Westlake University di Zhejiang Cina – e i suoi colleghi hanno rasato dei ratti e li hanno sottoposti a uno dei due regimi di digiuno intermittente: alimentazione a tempo limitato e digiuno a giorni alterni, in cui gli animali digiunavano per 24 ore e poi mangiavano normalmente per le 24 ore successive. Li hanno confrontati con altri ratti che potevano invece mangiare liberamente sempre. Alla fine dello studio, durato tre mesi, i topi a dieta avevano molti meno peli.
«Senza certezze il corpo si disfa di ciò che non serve»
Alcune prove suggeriscono che l’assunzione di antiossidanti possa fermare l’effetto indesiderato. Elaine Fuchs, ricercatrice nell’ambito delle cellule staminali presso la Rockefeller University di New York, che non è stata coinvolta nello studio, ipotizza che possa essere una risposta del corpo all’incognita su quando potrà nutrirsi nuovamente. «A meno che non siate un bue muschiato nella tundra dell’Alaska, i capelli sono superflui», ha affermato Fuchs. «Nel digiuno intermittente, il corpo non sa quando riceverà il prossimo pasto e la necessità diventa quella di proteggere gli organi principali del nucleo, rinunciando a quelli che non sono essenziali».