Offerta pubblica di scambio UniCredit, Banco Bpm presenta un esposto alla Consob. L’ad Castagna: «L’autorità ci tuteli»
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Banco Bpm ha presentato un esposto alla Consob in cui contesta l’offerta pubblica di scambio di Unicredit. Il gruppo bancario chiede all’authority di valutare se sia stata correttamente lanciata e se ci siano i presupposti perché la stessa sia procedibile o debba invece essere fermata. L’ad di Banco Bpm Giuseppe Castagna ha aggiunto: «Non crediamo possa giovare alla trasparenza del mercato annunciare un corrispettivo, facendo presupporre allo stesso tempo che potrebbe essere rivisto. Siamo convinti che i nostri azionisti, con i quali il dialogo è costante e proficuo, ci supporteranno in questa scelta. Certi che la banca possa continuare a crescere e generare profitti e dividendi, proseguendo il percorso di sviluppo concreto e credibile che abbiamo intrapreso».
L’operazione carta su carta
Nel pomeriggio il cda della banca aveva deliberato il provvedimento per chiedere all’autorità «l’adozione di provvedimenti a tutela di tutti gli stakeholder della banca e del mercato nonché dell’offerta pubblica promossa sulle azioni di Anima». La mossa segue il deposito dell’offerta di Unicredit alla Consob. L’offerta pubblica di scambio (ops) è un’operazione «carta su carta», che prevede soltanto scambio di azioni. Nell’offerta del gruppo di piazza Gae Aulenti il prezzo implicito per le azioni della banca milanese è di 6,66 euro.