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Gite scolastiche bloccate, la soluzione arriva con la legge di bilancio: 101 posti in più per gli uffici che le gestiranno

18 Dicembre 2024 - 17:16 Ygnazia Cigna
gite scolastiche legge di bilancio
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Il presidente dell'Anp Giannelli soddisfatto: «Va messo alla prova dei fatti. Valuteremo i risultati»

Un intervento inserito nella legge di bilancio punta a risolvere il caos legato alle gite scolastiche, scatenato dalle nuove regole del Codice degli Appalti. Il governo ha deciso di rafforzare gli organici degli Uffici Scolastici Regionali (Usr), incrementandoli di 101 unità. Gli Usr avranno, infatti, il compito di gestire gli appalti per i viaggi d’istruzione delle scuole che non sono in grado di affrontare autonomamente la complessa burocrazia introdotta dalla riforma. «La problematica delle gite scolastiche si avvia a soluzione: gli appalti saranno gestiti dagli USR, sollevando così le scuole da queste gravose attività», ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. «Dopo la proroga concessa dall’Anac, abbiamo rispettato l’impegno di garantire il regolare svolgimento degli appalti scolastici secondo i nuovi parametri del Codice dei Contratti Pubblici previsto dal Pnrr», ha aggiunto.

Giannelli (Anp): «Un passo importante»

A manifestare la problematicità di affidare la gestione agli Usr era stato il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi (Anp), Antonello Giannelli, che a Open aveva commentato: «È indispensabile potenziare gli organici con personale qualificato, dotato di competenze specifiche sul Codice degli Appalti», aveva sottolineato. «Le gare pubbliche sono complesse e richiedono una preparazione tecnica avanzata. Senza queste misure, il rischio è – come è già successo – di rallentare o persino bloccare il processo dei viaggi di istruzione». Raggiunto nuovamente da Open, Giannelli accoglie positivamente la misura in Manovra, definendola «un passo avanti importante». Ma ci tiene a sottolineare: «Ora va messa alla prova dei fatti. Valuteremo i risultati».

Cos’è successo

Il problema era esploso nelle scorse settimane, quando alcuni dirigenti scolastici hanno iniziato a comunicare a famiglie e studenti che quest’anno non sarebbero stati organizzati viaggi d’istruzione a causa delle complesse procedure burocratiche. Con l’introduzione del nuovo Codice degli Appalti nel 2023, le scuole sono state infatti obbligate a seguire le stesse regole degli appalti pubblici per organizzare le gite, qualificandosi come stazioni appaltanti per spese superiori ai 140mila euro. Sebbene questa soglia possa sembrare elevata, molte scuole la raggiungono facilmente in un anno. Lo scorso anno, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) aveva concesso una deroga di un anno per dare alle scuole e al ministero il tempo di adattarsi. Tuttavia, alla scadenza della deroga, il processo di riorganizzazione non era ancora completo. «Avevamo chiesto al ministero di individuare soggetti esterni in grado di gestire le gare al posto delle scuole, ma il ministero ci ha comunicato che l’iter non era stato concluso», ha spiegato l’Anac. Per evitare ulteriori blocchi, nelle scorse settimane, l’Anac ha concesso un’altra proroga di sei mesi, in attesa che la riorganizzazione venga completata. Con l’intervento previsto nella legge di bilancio, il governo ora punta a risolvere definitivamente il problema, alleggerendo le scuole da oneri burocratici complessi e consentendo la ripresa dei viaggi d’istruzione.

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