Legge di bilancio, mezzo milione di euro per l’educazione sessuale a scuola: via libera all’emendamento di +Europa
Tra le novità della legge di bilancio, accanto ai fondi per gli psicologi scolastici e quelli per risolvere il caos dei viaggi di istruzione, arriva una misura che potrebbe segnare un punto di svolta nell’educazione dei giovani. Per il prossimo anno, sarà istituito un fondo da 500mila euro, destinato a promuovere interventi educativi e corsi dedicati alla salute sessuale, all’educazione affettiva e alla prevenzione. L’iniziativa, frutto di un emendamento firmato da Riccardo Magi, segretario di +Europa, rappresenta una risposta concreta alla richiesta arrivata da più fronti di affrontare temi troppo spesso trascurati nelle aule scolastiche.
«Così si contrasta la violenza di genere»
L’emendamento, approvato nell’ambito della Manovra, mira a integrare i piani triennali dell’offerta formativa delle scuole secondarie di primo e secondo grado. «Una buona notizia: è stato approvato un nostro emendamento per incrementare di 500mila euro il fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità», ha annunciato Magi. La misura, spiega il deputato, ha un obiettivo duplice: da un lato, contrastare culturalmente la violenza di genere, dall’altro prevenire la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili. «È un piccolo ma importante passo», sottolinea il segretario di +Europa, «una vittoria di cui andiamo fieri». Il testo della legge di bilancio sarà discusso in aula a partire da giovedì, con il voto di fiducia previsto per venerdì. L’argomento è caldo e divide la politica.
Educazione sessuale: divide la politica, ma non gli studenti
A ottobre dello scorso anno fece discutere la bagarre in Aula dopo che il leghista Rossano Sasso ha bollato l’emendamento del Movimento 5 Stelle alla proposta di legge sulla violenza sessuale, che prevedeva di finanziare interventi a favore dell’insegnamento dell’educazione affettiva e sessuale nelle scuole. «Una porcheria e una nefandezza», l’aveva definita, scatenando l’ira delle opposizioni. Guardando, invece, ai diretti interessati, gli studenti, l’educazione sessuale a scuola sembra mettere d’accordo gran parte di loro. Secondo un sondaggio di Skuola.net su oltre 15mila giovani tra gli 11 e i 24 anni, il 93,7% degli studenti sarebbe favorevole a introdurre l’educazione sessuale e affettiva come materia obbligatoria.