Scontro tra Monti e Meloni in Senato: «Musk non imponga protettorato su Italia». La premier: «Non prendo ordini da nessuno» – Il video
Al Senato, dopo le comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo del 19 dicembre, va in scena uno scontro sul legame della leader di FdI con l’imprenditore miliardario Elon Musk. Rapporto che per il senatore a vita Mario Monti ha un chiaro partner di maggioranza e uno di minoranza: «Se si da l’impressione di erigere un signore privato, grande genio come Elon Musk a una forma di protettorato morale al nostro Paese, secondo me c’è una perdita della dignità dello Stato», ha sostenuto in Aula. Ma la premier ha garantito: «Ho buoni rapporti con un sacco di gente e non prendo ordini da nessuno, dovreste esserne contenti, sono una persona libera che si confronta con tutti».
Monti: «Chi governa deve rispettare il potere pubblico»
Nel suo intervento l’ex premier Monti ha parlato della gestione dei rapporti di Meloni: «Credo che la personalità che i cittadini hanno eletto perché governi lo Stato debba prima di tutto rispettare il potere pubblico che gestisce e mai, dando impressione un po’ provincialistica, di trarre molta soddisfazione dal plauso dei potenti anche quando sono al di fuori dai sistemi che noi cogliamo come ordinati e che dovremmo condividere. La privatizzazione del potere è stata sottolineata ieri dal presidente della Repubblica con parole molto misurate».
Meloni: «Non so che film avete visto. Con Musk problemi dopo supporto a Trump»
Meloni ha però voluto ribadire la sua posizione e soprattutto le differenze con i passati esecutivi: «Non so che film abbiate visto, credo che ci dobbiamo capirci su una differenza fondamentale tra noi e quello che abbiamo visto negli anni, abbiamo visto leader che pensavano che un buon rapporto significava eseguire pedissequamente quello che facevano gli altri». La premier sottolinea che non consente «ingerenze a nessuno, guardo solo all’interesse nazionale». E quindi, rivolgendosi alla senatrice Malpezzi del Pd, chiarisce: «Ma sono felice, vedo che siete sovranisti, difendete la sovranità nazionale dalle ingerenze straniere: la considero una grandissima impresa di Elon Musk, anche più di essere arrivato sulla luna. Ero abituata quando chiedevate ingerenze di chiunque contro i vostri avversari politici». Poi Meloni sostiene che da anni prova «a spiegare che c’è un problema se ci sono concentrazioni economiche, grandi piattaforme con un fatturato in alcuni casi maggiore di alcuni stati nazionali, che agiscono senza regole. Tutte le volte che l’ho detto mi dicevate che ero sovranista. Ora è successo, lo dico ai senatori Monti e Malpezzi, che la prima di queste persone ha idee diverse da quelle di un mainstream che negli anni andava bene perché difendeva altre idee». Secondo la premier, l’atteggiamento dell’opposizione nei confronti di Musk è cambiato dopo che l’imprenditore ha deciso di sostenere Donald Trump nelle presidenziali statunitensi: «Il tema di Elon Musk si è posto all’indomani del sostegno a Trump, ma finché sosteneva il partito democratico nessuno ha detto una parola. Io non ragiono così».
In copertina: ANSA/FABIO FRUSTACI I Il primo ministro italiano Giorgia Meloni durante la sua relazione al Senato sul prossimo Consiglio europeo Roma, Italia, 18 dicembre 2024. I leader dell’UE parteciperanno a una riunione del Consiglio europeo a Bruxelles il 19 dicembre.