Povia si propone per sostituire Tony Effe al Capodanno di Roma: «So cosa vuol dire essere escluso. Ma se mi chiamassero andrei»
Fuori Tony Effe, dentro Povia. A proporsi per il Capodanno di Roma dopo l’esclusione del rapper ex Dark Polo Gang per i suoi testi considerati «lesivi della dignità delle donne» è il cantante de I bambini fanno ooh e Luca era Gay. «Se mi invitassero andrei», dichiara Povia all’Adnkronos esprimendo solidarietà a Tony Effe. L’esperienza del rapper, infatti, non è nuova al cantautore milanese. «Subisco annullamenti di concerti e allontanamenti dalla Tv da 15 anni per motivi ideologici ad opera di chi parla di uguaglianza e pietà ma poi ti tappa la bocca», aggiunge parlando all’agenzia stampa.
«So vuol dire essere escluso»
«Sono un cantautore sociale che canta temi importanti. So bene di cosa si tratta, e per questo avevo presentato la canzone Arbitro a Sanremo, esclusa. Non so i motivi degli ultimi episodi ma la censura è sempre brutta», continua Povia che dunque non emulerebbe quanto fatto da Mahmood e Mara Sattei, che in solidarietà a Tony Effe hanno deciso di sfilarsi volontariamente dal concerto di Capodanno al Circo Massimo. Una conclusione che sembra quasi un suggerimento al Campidoglio. «Se mi invitassero? Andrei ovunque, dal palco posso cantare ciò che voglio, fuori dal palco no». Si vedrà se il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e l’assessore ai Grandi Eventi Alessandro Onorato coglieranno l’opportunità di avere Povia sul palco, ed eventualmente di proporre Luca era gay tra i brani della serata.
In copertina: Povia in una foto su Instagram di novembre 2024